Durante il mandato è stato adottato e definitivamente approvato il PUG - Piano Urbanistico Generale, che include al suo interno anche il Piano del Verde. Sono stati inoltre approvati il Regolamento Edilizio e, in collaborazione con la Città Metropolitana, il Comune di Bologna ha partecipato alla redazione del Piano Territoriale Metropolitano. In questo modo Bologna si dota di nuove regole per le trasformazioni urbane, più orientate ad obiettivi di sostenibilità ed in coerenza con gli SDGs (Sustainable Development Goals - Obiettivi di Sviluppo Sostenibile) dell’ONU.
Molto importante è il voto con cui il Consiglio Comunale ha ratificato l'accordo di programma con Cassa Depositi e Prestiti per le aree delle ex caserme Sani, Mazzoni e Masini. Questo significa che i progetti di trasformazione di queste aree dismesse e già cementificate, in particolare per le ex caserme Sani e Mazzoni, ora possono essere attuati. I progetti sono stati discussi anche con i cittadini e questo percorso è servito a modificare i progetti iniziali che vedevano, ad esempio, una previsione commerciale nell'area dell'ex caserma Mazzoni.
Un’altro aspetto che ha caratterizzato il mandato è stata la semplificazione delle procedure edilizie, grazie all’uso delle autocertificazioni.
Parallelamente sono stati eseguiti i controlli previsti dalla normativa, sia in fase di deposito delle pratiche che a fine lavori, con l’obiettivo di garantire una maggiore qualità degli interventi e un aumento della legalità.
Infine, grande attenzione è stata posta alla dematerializzazione dei processi e alla digitalizzazione degli archivi. Grazie alla Scrivania del professionista i tecnici possono inviare le pratiche edilizie in modalità digitale attraverso SPID e la digitalizzazione degli archivi cartacei permette a tecnici, notai, cittadini e imprese di accedere e ricevere documenti in via telematica. In questo modo i la durata dei procedimenti diminuisce notevolmente ed è stato possibile erogare i servizi anche durante il lockdown.
Gestione dei Piani Operativi Comunali
Durante il mandato sono stati approvato i seguenti piani operativi comunali:
- POC Attrezzature Industrie Insalubri
- POC Carburanti
- POC per la Rigenerazione Urbana Diffusa
- POC per la Rigenerazione di patrimoni pubblici
Tutti questi piani nel loro insieme costituiscono numerose occasioni per la realizzazione di interventi di interesse generale, di servizio alla città e riqualificazione del tessuto urbano.
Sviluppo dei poli metropolitani
L’approvazione di piani e programmi di intervento sui poli metropolitani sono di rilevante importanza per lo sviluppo della città.
Durante questo mandato sono stati approvati i programmi di sviluppo per:
- Aeroporto Marconi: Masterplan 2030, nuovo Piano di rischio aeroportuale e relativi progetti attuativi;
- FICO: variante per nuovo albergo;
- Tecnopolo: approvazione dei progetti centro meteo ECMWF, supercomputer Euro HPC 2019, Copernicus 2020, progetti Terna per forniture elettriche;
- Fiera: protocolli per nuovi padiglioni;
- Università: area Lazzaretto, Torre biomedica al Sant’Orsola, asilo Filippo Re, Centro ricerca colture industriali Corticella;
- Staveco: accordo per Parco della Giustizia gennaio;
- protocollo Ministero Difesa per ex caserme Stamoto e Perotti.
Interventi urbanistici programmati
Con il rilascio da parte del Comune di Bologna del permesso di costruire, sono stati avviati diversi Piani Urbanistici Attuativi (PUA) finalizzati a interventi di nuova urbanizzazione e riqualificazione, secondo disegni coordinati che comportano la realizzazione di nuovi edifici e servizi pubblici.
Durante il mandato le operazioni più importanti hanno riguardato le seguenti aree: viale Berti-Pichat (Hera), via Scandellara, via Zanolini (ex Veneta), via Serlio (ex Fervet), Bertalia-Lazzaretto (ex Sasib), ex Mercato Navile, via Terracini, via Ferrarese, produttivo Borgo, via della Guardia, via Triumvirato.
Riqualificazione diffusa
Il Piano Strutturale Comunale (PSC) e il Regolamento Urbanistico Edilizio (RUE) hanno fortemente facilitato gli interventi diretti sul patrimonio edilizio, semplificando gli interventi di conservazione e di trasformazione del patrimonio edilizio.
In questo modo i cittadini e le attività economiche hanno potuto adeguare con facilità i propri edifici alle esigenze del momento. Inoltre, attraverso la trasformazione degli edifici esistenti, senza consumare ulteriore suolo, sono state create migliaia di nuove unità immobiliari.