Durante il mandato sono stati realizzati diversi interventi di cura del patrimonio storico ed edilizio e sono stati avviati, e in alcuni casi portati a termine, a progetti di rigenerazione di aree e spazi in disuso che sono stati restituiti alla città. Oltre ai beni storici e monumentali simbolo della città, come il Nettuno, le Due Torri e Palazzo d’Accursio, sono stati oggetto di investimenti le scuole, gli impianti sportivi, i playground a libero accesso e l’illuminazione pubblica.
Grazie al PON Metro 2014-2020 sono stati finanziati progetti di: contrasto del disagio abitativo (Battiferro, ex Lazzaretto e via Pallavicini); recupero ed efficientamento energetico (ex centro pasti di via Populonia, Treno della Barca, Villa Serena); riqualificazione energetica degli edifici scolastici e interventi di adeguamento funzionale di spazi e aule per l’emergenza sanitaria da Covid-19; interventi su spazi pubblici dedicati alla cultura
(Biblioteca Tassinari Clò di Villa Spada).
Inoltre con i fondi del Piano Periferie è stato possibile riqualificare il rione Pilastro. Infine, a supporto delle politiche abitative è stato portato avanti un piano di riqualificazione del patrimonio Acer e il programma “1000 case per Bologna”, con lo scopo ampliare l'offerta di edilizia residenziale pubblica e sociale.
La fontana del Nettuno
L’intervento di restauro della scultura e la revisione dell’impianto idraulico della fontana del Nettuno è stato realizzato dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR), organo tecnico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. La pulitura di tutti gli elementi in bronzo e delle lastre di pietra del basamento è stata eseguita rimuovendo gli strati di calcare e i prodotti residui, riportando alla luce i colori originali delle lastre e dei bronzi.
Ulteriori sopralluoghi hanno reso necessario un prolungamento del cantiere di ulteriori nove mesi, rispetto alle previsioni iniziali, per consolidare l’ancoraggio del Nettuno alla struttura portante.
I lavori sono iniziati nel 2016 e si sono conclusi nel dicembre del 2017. Nonostante la presenza del ponteggio, cittadini, turisti e appassionati hanno potuto continuare a godere della bellezza del monumento attraverso le visite guidate che sono state condotte all’interno della gabbia per osservare da vicino i lavori in divenire.
Le Due Torri
Le torri Garisenda e Asinelli sono monitorate sin dal 1972, anno in cui inizia la collaborazione continuativa tra il Comune e facoltà d’Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) dell’Università di Bologna per realizzare rilevazioni volte a controllare lo stato di salute delle torri.
Nel 2016 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha svolto un’indagine sull’impatto delle vibrazioni causate dal traffico dei veicoli, dimostrando la scarsa interferenza del passaggio dei mezzi pubblici.
Successivi studi hanno però riscontrato lo stato di alterazione del basamento di selenite della torre Garisenda e nel 2019 è stato istituito un Comitato scientifico per la conservazione della torre di cui fanno parte, oltre al Comune, la Soprintendenza, l’Università di Bologna e altri soggetti specializzati. Nel 2020 partono i lavori per il consolidamento della base della torre sotto forma di cantiere studio, in quanto durante tutti gli step delle lavorazioni previste, vengono effettuate continue analisi di laboratorio e raccolte di dati per monitorare e capire i cambiamenti del comportamento della torre durante il consolidamento.
Palazzo d'Accursio
Palazzo d’Accursio è stato oggetto di alcuni lavori di restauro importanti, tra cui un progetto finanziato tramite fondi POR FESR per la riqualificazione degli spazi al piano terra con un nuovo collegamento tra i locali dedicati alla Fondazione Innovazione Urbana e la biblioteca Salaborsa.
Sono inoltre stati ristrutturati gli spazi al secondo piano di Salaborsa, che ospitano la nuova Sala della Musica, la sala Collamarini e altri locali posti al piano terra dove in precedenza erano collocati degli uffici. Nel 2019 sono iniziati i lavori di restauro della Torre dell’Orologio, terminati nel 2020, che hanno reso accessibile al pubblico il nucleo più antico di Palazzo d'Accursio attraverso un percorso che conduce alla sommità della torre stessa, con la possibilità di affacciarsi dal primo terrazzo su Piazza Maggiore.
È stato poi avviato un grande lavoro di consolidamento dei coperti del palazzo, intervenendo sul coperto del lato che affaccia verso la fontana del Nettuno, consolidando anche gli elementi in arenaria, infine nel 2020 è stato approvato un ulteriore progetto per il consolidamento dei coperto sul lato di via Venezian, prevedendo anche la riqualificazione delle facciate.
Pilastro
In occasione del cinquantesimo anniversario del rione, viene avviato il progetto “Pilastro 2016” teso a riqualificare l’area grazie al finanziamento del "Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree degradate"
Gli interventi interessano diversi ambiti e sono:
- riqualificazione di piazza Lipparini;
- riqualificazione della Casa Gialla, dove è stato inaugurato a giugno 2021 un nuovo polo culturale di quartiere;
- riqualificazione della biblioteca Luigi Spina;
- realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri;
- orti urbani di via Salgari;
- casa e podere di via Fantoni, che ospiterà una fattoria didattica integrata con attività di accoglienza turistico-ricettiva;
- fermata SFM Roveri;
- realizzazione di un corridoio ciclo-pedonale ortivo in via delle Biscie;
- realizzazione e completamento di un insieme di piste ciclabili per agevolare le connessioni;
- riqualificazione dell’ex parcheggio Giuriolo che ospiterà l’Archivio film della Cineteca di Bologna.
Tutti gli interventi sono stati avviati, il progetto complessivo si concluderà entro il 2022.
Salus Space
Il progetto di rigenerazione urbana dell’ex area di Villa Salus, coordinato dal Comune di Bologna e finanziato con 5 milioni di euro dal programma europeo UIA (Azioni Urbane Innovative), è il risultato della coprogettazione di 16 partner (dipartimenti universitari, associazioni no profit e cooperative sociali, centri di ricerca ed enti di formazione).
I lavori sono iniziati nel 2017 e, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, a gennaio 2021 è stata inaugurata la nuova struttura, nel rispetto dei tempi previsti.
L’intervento ha portato alla creazione di un nuovo spazio sperimentale. Salus Space è infatti un centro di ospitalità, lavoro, welfare interculturale, ma anche un luogo di benessere collettivo aperto alla città. Il cantiere ha comportato la demolizione del fabbricato principale, il recupero dell'edificio secondario (“ex camera iperbarica”), destinato a centro studi, sala conferenze e spazi per il coworking e la realizzazione di due nuove costruzioni che ospiteranno residenze, laboratori artistici e artigianali, un ristorante multietnico. Le aree esterne sono state recuperate e accolgono spazi di verde pubblico e per l'agricoltura di tipo didattico, ricreativo e produttivo, percorsi pedonali e ciclabili.
Il progetto è stato sviluppato rispettando i criteri di inserimento ambientale e paesaggistico, bioarchitettura, certificazione e origine controllata dei materiali impiegati e attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili (pannelli solari, climatizzazione naturale, recupero e riutilizzo dell’acqua piovana) e la riduzione dei consumi energetici.