Le politiche abitative del mandato hanno avuto come obiettivo principale quello di dare risposta alla crescente e mutata domanda di alloggi ad un canone equo.
Oltre all'erogazione di aiuti economici per l'affitto, particolare attenzione è stata prestata alla rigenerazione e riconversione di alloggi pubblici per rimetterli a disposizione di cittadini bolognesi che manifestano un bisogno abitativo.
L’aumento dell’offerta non è stato però l’unico principio-guida. Molti degli interventi hanno infatti sperimentato l’utilizzo di materiali e tecnologie innovative ed eco-compatibili, puntando al tempo stesso sulla riduzione dei consumi energetici e sull’uso razionale delle risorse idriche. Inoltre in alcuni casi i lavori di riqualificazione sono stati progettati grazie all’ascolto degli abitanti e alla collaborazione tra i diversi livelli istituzionali.
Mille case per Bologna
Mille case per Bologna è il protocollo d'intesa tra Comune e Acer per affrontare la crescente domanda di alloggi in città che proviene da giovani, famiglie, anziani e studenti.
Con l’obiettivo di aumentare l’offerta abitativa sociale diversificando la platea dei destinatari e migliorare la qualità urbana, l’accordo comprende un programma straordinario di interventi di ristrutturazione e di nuova realizzazione di immobili a uso residenziale di proprietà del Comune e di Acer, da assegnare a canoni sociali e agevolati. Vengono inoltre messi a sistema una serie di interventi con l’obiettivo di fornire una risposta concreta al fabbisogno abitativo: realizzazione di nuovi appartamenti, sblocco di cantieri fermi e un piano di ristrutturazione di case attualmente sfitte da riassegnare, che si affianca al consueto programma di recupero e sviluppo di alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) che Acer ristruttura e assegna ogni anno (in media 300 appartamenti).
In alcuni casi gli alloggi saranno destinati a nuove modalità abitative come il cohousing e progetti innovativi come la transizione abitativa. È stata inoltre siglata una convenzione con Acer per cedere in comodato gratuito a Er.Go, l'Azienda regionale per il diritto allo studio, alcuni monolocali da destinare a studenti universitari meritevoli a basso reddito.
Contratti di Quartiere
Il programma Contratti di quartiere è un’iniziativa, cofinanziata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di recupero di immobili di edilizia residenziale pubblica realizzata con l’obiettivo prioritario di aumentare l’offerta abitativa e migliorare la qualità dell’abitare, coniugando la ristrutturazione edilizia con la forte attenzione all’impatto ambientale e sociale degli interventi. A Bologna il programma ha interessato due zone: la Bolognina e San Donato.
Gli interventi vengono realizzati attraverso la partnership tra pubblico e privato e soprattutto grazie anche ad un forte coinvolgimento dei cittadini nella definizione degli interventi.
Villaggio Gandusio
Villaggio Gandusio è un progetto innovativo di rigenerazione e di riqualificazione delle case pubbliche di via Gandusio che prevede, oltre al rifacimento dei palazzi, anche una serie di attività e di azioni che aiutano a sviluppare una comunità nuova di abitanti.
Le assegnazioni degli alloggi sono infatti state impostate attraverso il criterio del mix sociale e il popolamento del villaggio è accompagnato da azioni di mediazione sociale, realizzate dalla cooperativa Open Group in collaborazione con il Comune e Acer, per creare una buona convivenza e facilitare le relazioni e i rapporti tra i nuovi inquilini. Sono stati individuati degli “attivatori di comunità”, ovvero persone che possano essere un punto di riferimento per gli altri e possano agevolare la creazione di buoni rapporti di vicinato. Inoltre gli inquilini sono stati coinvolti nell’individuazione di regole comuni di buona convivenza.
Giardino della resilienza
Il Giardino della resilienza è il progetto di riqualificazione del "Quadrilatero" Malvasia, l’area dove si trovano gli alloggi Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) gestiti da Acer nel quartiere Porto-Saragozza tra le vie Malvasia, Pier de' Crescenzi, Casarini e dello Scalo (il Quadrilatero), le cosiddette "popolarissime".
Il progetto ha l’obiettivo di riprendere l’idea originaria sulla quale il quartiere negli anni '30 era nato: portare il verde in città. La ragione storica di queste case "popolarissime" era infatti l’idea suggestiva di realizzare condizioni di ruralità nella città moderna dotando gli edifici residenziali di spazi aperti funzionali.
Gli interventi hanno riguardato la riqualificazione energetica di alcuni edifici residenziali dell'area con la sostituzione degli infissi e la razionalizzazione degli impianti, con conseguente riduzione dei consumi. Inoltre sono stati ripensati anche gli spazi esterni per farli diventare un grande giardino pubblico e didattico aperto a tutta la città, nel quale saranno sperimentati i principi del Piano di Adattamento ai cambiamenti climatici.
Abitare Bologna
Durante il mandato è stato costante l’impegno ad aumentare l’abitalità e l’attrattività della città, sostenendo il mercato della locazione residenziale agevolata per un ampio target di cittadini in collaborazione col settore privato e altre istituzioni, tramite anche l’erogazione di contributi a fondo perduto. Oltre alle risorse assegnate dalla Regione, il Comune ha impegnato una parte significativa del proprio avanzo di bilancio per andare incontro ai bisogni concreti di famiglie e singoli cittadini, reso ancora più necessario dalle ripercussioni economiche della pandemia.
I contributi per l’affitto inoltre consentono di ridurre la pressione sugli sfratti per morosità e incidono positivamente sulle opportunità di locazione agevolata.