Il mandato amministrativo ha visto prioritarie le politiche riguardanti l’infanzia, l’adolescenza e i giovani, con numerosi interventi per sostenere le famiglie.
In particolare si è lavorato per una maggiore equità nell’accesso ai servizi educativi e scolastici comunali, grazie all’abbassamento delle tariffe e alla revisione dei criteri di formazione delle graduatorie dei nidi. Si è puntato molto sul sostegno alla genitorialità e sull’allargamento e la diversificazione della rete integrata dei servizi 0-6. Straordinario l'investimento per il sostegno a bambine e bambini con disabilità e grandissima attenzione anche alla sicurezza nelle scuole e all’efficienza energetica degli edifici, con lavori di ammodernamento in moltissimi plessi e programmazione di nuove scuole e nidi.
Forte investimento anche per la stabilità dei servizi grazie al superamento del precariato per il personale di nidi e scuole d’infanzia con oltre 800 assunzioni a tempo indeterminato dal 2011. Fondamentale anche il coinvolgimento delle famiglie nella gestione e qualificazione dei servizi comunali, dai nidi alle scuole, dal “verde” pubblico alla refezione scolastica.
Fortissimo investimento nei centri estivi da 3 a 14 anni, con un ampliamento straordinario dell'offerta nel 2020 in termini di numero di gestori e settimane di apertura, per rispettare le norme di prevenzione del contagio, mantenuta poi nel 2021, e sconti sulle tariffe per agevolare la frequenza.
Rinnovato protagonismo degli adolescenti con nuovi progetti, luoghi e percorsi per contrastare le povertà educative, favorire l'integrazione di minori di origine straniera, evitare la dispersione scolastica e sottrarre i giovanissimi alle devianze, soprattutto durante i mesi del lockdown.
Attenzione alla cultura tecnica e scientifica e alla formazione extrascolastica dei giovani strutturando percorsi dedicati per lo sviluppo delle capacità, favorendo connessioni tra istituti e imprese per la strutturazione dei percorsi dell'ex alternanza scuola-lavoro.
Nel 2018 Bologna ha ospitato "Futura" evento del MIUR per fare il punto sui temi del Piano nazionale scuola digitale, organizzato in collaborazione con il Comune.
Riduzione delle tariffe
Dal 2016 al 2021 i sistemi tariffari di tutti i servizi educativi e scolastici sono stati interessati da una riduzione generalizzata delle rette che ha permesso più equità e accessibilità. Nella primavera del 2021, dopo un anno di pandemia del coronavirus, il sindaco Virginio Merola ha deciso uno sconto straordinario (fino alla fine dell’anno educativo e scolastico) che ha azzerato le tariffe per le famiglie – fino a 40 mila euro di ISEE - dei bambini che frequentano i nidi e gli altri servizi educativi 0-3 e ha azzerato la tariffa di frequenza delle scuole d'infanzia comunali, che corrisponde al pagamento della refezione scolastica.
Refezione scolastica
A partire dal 2015 il servizio di refezione scolastica è stato oggetto di una profonda rivisitazione che ha consentito il raggiungimento di diversi obiettivi. Dai livelli di eccellenza delle materie prime (quasi completamente biologiche e a km 0) alla riduzione degli sprechi. Dal potenziamento del sistema di controllo interno a una maggiore interlocuzione tra tutte le componenti del servizio coinvolte, inclusa quella dei genitori tramite i tavoli della Commissione mensa cittadina.
In occasione del nuovo appalto di gestione del servizio nel 2015 è avvenuta anche una revisione del sistema tariffario, con il superamento del sistema misto che prevedeva una quota fissa mensile e un costo a pasto consumato in base all'ISEE. Il nuovo sistema tariffario è ora solo a consumo e dunque più economico. Ad esempio, per la fascia ISEE più alta, da 25 mila euro e oltre, il risparmio a pasto è di 1,50 euro rispetto al passato.
Negli anni 2019, 2020 e 2021 sono stati introdotti nuovi sconti dopo che la refezione scolastica del Comune di Bologna è stata inserita nell’elenco ministeriale delle mense biologiche che hanno elevate percentuali di impiego di materie prime di origine biologica. Gli sconti per complessivi 5,2 milioni di euro sono stati trasformati in pasti gratuiti, 52 per ogni bambino o bambina iscritto alla refezione, e nella realizzazione di progetti di educazione alimentare e alla sostenibilità.
A questo si aggiungono anche interventi sui centri di produzione pasti con l’obiettivo di arrivare, a regime, alla produzione di 22-24 mila pasti al giorno. Innanzitutto la realizzazione del nuovo centro di produzione pasti “Lazzaretto”, in via di ultimazione, la riqualificazione del centro di Casteldebole e il centro Fossolo che si trova al Caab.
Good for Food
Il 2020/2021 è stato l'anno scolastico di Good for Food progetto di Fondazione Golinelli finanziato dal Fondo mense scolastiche biologiche MIPAAF, promosso dal Comune di Bologna e svolto in collaborazione con numerosi partner. Il progetto, attraverso l’insegnamento e la divulgazione dell’educazione alimentare, ha voluto favorire nei bambini e nei ragazzi un approccio positivo, curioso e consapevole durante i pasti.
L'iniziativa ha coinvolto circa 6.500 studenti e studentesse e più di 200 insegnanti: in tutto 260 classi di 20 Istituti Comprensivi, 30 scuole dell’infanzia, 53 primarie e 20 secondarie di primo grado di Bologna.
Sistema tariffario
Dal 2017 sono stati introdotti per alcuni servizi educativi e scolastici nuove riduzioni delle tariffe:
- pre scuola mattutino e post scuola pomeridiano: è aumentata la soglia ISEE prevista per ottenere agevolazioni tariffarie da 40.226 a 45.000 euro con una diminuzione media delle tariffe del 6,5%;
- post scuola in orario del pasto: è aumentata la soglia ISEE prevista per ottenere agevolazioni tariffarie da 40.226 a 45.000 euro con una diminuzione media delle tariffe orarie del 33,7%;
- trasporto scolastico collettivo: è aumentata la soglia ISEE prevista per ottenere agevolazioni tariffarie da 55.226 a 60.000 euro con una diminuzione media delle tariffe orarie del 11,9%.
Dal 2017 per tutti i servizi sono state previste nuove forme di esenzione connesse e integrate con gli strumenti e le valutazioni di tipo sociale. Usufruiscono mediamente delle esenzioni 720 utenti ogni anno, pari a 12% di tutti gli utenti.
Nel 2017 la riduzione generalizzata delle tariffe ha riguardato anche i nidi d’infanzia: prioritariamente le fasce medie di reddito tra 17 e 25 mila euro di ISEE, e successivamente nel 2019 a seguito dell’adesione al progetto "Al nido con la Regione" ha riguardato tutte le fasce ISEE. Dal 2017 al 2021 la riduzione media delle tariffe dei nidi è stata del 23% con punte di riduzione massime fino al 67%.
Dal 2017 gli sconti sono stati estesi a tutti i nidi e gli altri servizi per la prima infanzia anche privati, attraverso un nuovo impianto delle convenzioni che ha avvicinato significativamente le tariffe dei servizi educativi per la prima infanzia privati a quelli comunali. La percentuale di sconto per l’anno educativo 2020-2021 va da un minimo di 21% ad un massimo di 66%. I posti interessati sono 669.
Ampliamento offerta servizi 0/6, realizzazione nuovi nidi e scuole
Dal 2012 l’offerta della scuola dell’infanzia è stata ampliata con 800 posti in più, prevalentemente nell’offerta comunale. Nei nidi l’incremento ha interessato soprattutto i posti nelle strutture con accesso a tariffe calmierate passando da 400 a 1.000 posti. In questo modo il sistema integrato dei nidi è stato pienamente utilizzato e la lista d’attesa è passata da 800 a circa 450 domande.
La realizzazione di nuovi nidi e scuole dell'infanzia è già inserita nel piano delle opere pubbliche. In particolare:
- nidi: 1 nel quartiere Savena, 1 nel quartiere Borgo Panigale-Reno, 1 nel quartiere Porto-Saragozza, 1 nel quartiere Navile per un totale di circa 350 posti aggiuntivi per aumentare l’offerta.
- scuole d’infanzia: interessati i quartieri Navile, Porto-Saragozza, Borgo Panigale-Reno, San-Donato-San Vitale, Savena. Il piano è mirato alla riqualificazione di scuole esistenti e all’ampliamento dell’offerta in alcuni territori.
Qualifichiamo la nostra scuola 0/6: patti di collaborazione nei nidi e nelle scuole
Durante il mandato sono state realizzate azioni innovative per la partecipazione delle famiglie alla vita dei servizi educativi e scolastici. Dall’anno 2015/2016 si è dato avvio al progetto “Qualifichiamo insieme la nostra scuola 0/6”, grazie al quale i Comitati di gestione di nidi, scuole dell’infanzia e centri per bambini e famiglie hanno potuto presentare progetti di qualificazione per la propria struttura. I progetti venivano poi finanziati dall’Amministrazione attraverso la sottoscrizione di un Patto di collaborazione in linea con quanto previsto per gli interventi di cittadinanza attiva per la cura e la gestione dei beni comuni. È stato creato un albo di soggetti qualificati cui i Comitati di gestione potevano rivolgersi per la realizzazione delle attività in co progettazione.
A dicembre 2018 è stato inaugurato il nuovo Centro Polifunzionale, in via Libia 53, un nuovo luogo d’incontro, pensato per i bambini da 0 a 6 anni e per le loro famiglie.
Lo spazio offre attività di educazione e svago per i bimbi e servizi di supporto per i loro genitori attraverso figure professionali competenti (psicologi, psicomotricisti, educatori, pedagogisti).
L’obiettivo del Centro Polifunzionale è quello di costruire un ambiente amichevole e stimolante, attraverso l’incontro fra esperti di vari ambiti e le famiglie del territorio.
Trame educative per nuove comunità
Nel 2018 è partito il nuovo progetto rivolto ai bambini della fascia 0-6 anni e ai loro genitori, residenti nel territorio metropolitano bolognese.
L'iniziativa nasce dalla collaborazione fra diversi soggetti pubblici e privati operanti nel settore dell’educazione nella città di Bologna e nell’area metropolitana, per rispondere alle esigenze in continuo cambiamento della comunità del territorio.
Partendo dall’ascolto dei bisogni delle famiglie, Trame Educative crea un sistema integrato di servizi che hanno l’obiettivo di:
- ascoltare e orientare le famiglie rispetto al panorama dei servizi educativi e alle opportunità di sostegno economico e di conciliazione fra attività di cura e lavoro;
- potenziare le attività dei servizi educativi esistenti partendo dall’ascolto dei bisogni delle famiglie;
- attivare nuovi percorsi educativi e azioni di sostegno alla genitorialità.
Trame Educative è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.
Inclusione bambine e bambini disabili
In un decennio, dal 2011 al 2021, si è assistito al raddoppio dei bambini e ragazzi seguiti in tutte le scuole di ogni ordine e grado: si è passati da 900 a 1.720 con un conseguente raddoppio di risorse investite. Si è investito sulla qualità degli interventi e sulla prevenzione grazie, rispettivamente, al modello dell’educatore di istituto e a un progetto che previene l’insorgere di disturbi e disarmonie dello sviluppo già a partire dalla prima infanzia.
Negli ultimi due anni di mandato, per i ragazzi disabili nella fascia tra 14 e 18 anni, sono stati sviluppati interventi educativi durante il periodo estivo che fino a quel momento erano inesistenti. Un’azione sviluppata anche accogliendo la richiesta delle famiglie per venire incontro ai bisogni dei ragazzi coinvolti e dei genitori.
Nuova scuola dell'infanzia Degli Esposti
Nel novembre 2017 ha aperto la nuova scuola d'infanzia comunale a tre sezioni "Degli Esposti" all'interno dei Giardini Margherita: con un investimento di 2 milioni di euro, il Comune di Bologna ha recuperato un edificio in viale Dante Drusiani, realizzato negli anni ‘80 per ospitare un centro giovanile, in disuso dal 2000.
Il recupero funzionale al nuovo uso scolastico ha visto tra i vari interventi l'adeguamento sismico, la totale riqualificazione energetica, la realizzazione di coperture piane con struttura in legno e un tetto-verde per la mitigazione ambientale. Il seminterrato, separato dall'attività scolastica, ospita spogliatoi a servizio delle attività sportive che tradizionalmente si svolgono nel parco.
La nuova struttura offre l'opportunità per ogni sezione di avere uno spazio atelier collegato, uno spazio attrezzato per la nanna per i bambini più piccoli e un ampio salone per l'attività motoria e psicomotoria.
Edilizia scolastica
L’investimento complessivo nell’arco del mandato sull’edilizia scolastica ammonta a circa 45 milioni di euro. Sono stati realizzati nuovi edifici ed eseguiti lavori di miglioramento energetico, consolidamento statico e rispetto della normativa, con interventi realizzati anche tramite il servizio global service manutenzione.
Ad agosto 2020 sono stati eseguiti lavori straordinari nelle scuole primarie e in quelle secondarie di primo grado per il rientro in aula in sicurezza rispetto alle norme sul distanziamento legate al coronavirus. I lavori hanno interessato 27 plessi per un importo complessivo di un milione di euro, finanziati dal Piano Operativo Nazionale “Per la scuola” del Ministero dell’Istruzione.
Dal 2016 ad oggi sono stati individuati circa 60 edifici sprovvisti del Certificato Prevenzione Incendi, per i quali sono stati previsti interventi di adeguamento. Nel caso di 16 edifici non adeguabili, il Comune ne ha previsto il superamento, prevedendo la costruzione di nuovi edifici, in sostituzione di quelli esistenti, lungo un arco temporale di medio termine. A partire dal 2018 sono iniziati i primi lavori.
Sono inoltre stati eseguiti un monitoraggio e una verifica sismica straordinaria. Sulla base di tale ricognizione è stato verificato che occorreva predisporre degli interventi di adeguamento sismico per 61 edifici e di miglioramento sismico su 37 fabbricati. Si è avviata anche la programmazione per prevedere la sostituzione di 16 scuole non più adeguabili con la costruzione di nuove strutture educative.
A partire dal 2017 sono stati programmati interventi di consolidamento puntuale, inseriti nella programmazione dell’Ente. Fino ad ora sono stati realizzati 15 interventi. Per quanto riguarda la dismissione e la sostituzione tramite la costruzione di nuove scuole, sono stati approvati 5 interventi:
- scuola dell'infanzia statale in via Abba, Quartiere Savena, in fase di progettazione. Importo 2,7 milioni di euro.
- scuola dell'infanzia statale Tempesta, quartiere San Donato-San Vitale, lavori avviati. In sostituzione della scuola dell'infanzia statale Villetta Mattei. Importo 3,9 milioni di euro.
- scuola dell’infanzia al giardino Pozzati, Quartiere Borgo Panigale-Reno, gara per la costruzione attualmente in corso. Importo 2,9 milioni di euro.
- nuova scuola primaria e secondaria di primo grado Carracci, Quartiere Porto-Saragozza, che verranno costruite dove sorgevano le ex scuole Carracci. Gara per la costruzione in corso. Importo 7 milioni di euro.
- Completamento della costruzione della scuola secondaria di primo grado Rita Levi Montalcini, in sostituzione delle vecchie scuole. Importo 3,5 milioni di euro.
Per quanto riguarda il miglioramento sismico, l’intervento più importante è quello realizzato presso la scuola secondaria di primo grado Lavinia Fontana di via d’Azeglio, un edificio storico dichiarato d'interesse culturale dal MIC. I lavori, iniziati a luglio 2020 e terminati a luglio 2021, hanno avuto come obiettivo il miglioramento sismico dell’edificio e, oltre a riparare danni e vulnerabilità strutturali, sono stati progettati in modo da migliorare la risposta sismica globale attesa. In contemporanea si è proceduto al rinnovo completo di più di 1.200 metri quadrati di tetto, allo sgombero e al rinforzo strutturale degli ambienti interrati e al restauro delle facciate est (su via Paglietta) e nord (verso il centro città).
Multicultura e integrazione
A Bologna un terzo dei nuovi nati è figlio di almeno un genitore straniero. Questa trasformazione multiculturale ha richiesto un intervento capillare, strutturato e permanente a sostegno del sistema formativo integrato 0-18 che accoglie le nuove generazioni di minori con storia familiare di migrazione, in particolare attraverso il consolidamento, la qualificazione e l’ampliamento dell’offerta.
Insegnamento della lingua italiana
Rivolto alle scuole primarie e secondarie: a partire dall’anno scolastico 2017/2018 il servizio è stato esteso alle scuole secondarie di secondo grado. Nel periodo 2017-2020 l’insegnamento della lingua italiana ha raggiunto 750 utenti, per un totale di 6.000 ore annuali nell’anno scolastico 2020-2021 a fronte delle 4.500 ore annuali del triennio precedente.
Nel 2020, in seguito alla chiusura delle scuole per la pandemia, il servizio è stato riconvertito a distanza introducendo metodologie didattiche che hanno innovato la proposta e che hanno potenziato e aumentato la capacità del servizio di raggiungere gli allievi stranieri con fragilità linguistiche, soprattutto quelli di recente ingresso, anche attraverso la produzione di materiali didattici inclusivi e digitali specifici per ciascun livello di apprendimento e tipologia di scuola.
Riprogettato anche il servizio d'insegnamento della lingua italiana agli stranieri adulti, attraverso la realizzazione di corsi sia presso la sede del Centro RiESCo sia online. A partire dal 2017 il Centro ha inoltre avviato, in collaborazione con i servizi 0-6, corsi di lingua italiana destinati alle sole madri, raggiungendo 120 donne con fragilità linguistica e scarse possibilità di contatto con il territorio.
Nel 2020 è stata riprogettata anche l'offerta estiva, realizzata in maniera diffusa sul territorio grazie ai Servizi educativi territoriali dei Quartieri. Questo ha permesso di raggiungere 100 destinatari a fronte dei 70 coinvolti dalla scuola estiva in sede unica.
Mediazione linguistica e culturale
Servizio rivolto sia alle famiglie non italofone di minori iscritti ai servizi 0-6 sia alle famiglie e agli allievi iscritti alle scuole dai sei ai 18 anni. Questo servizio, pensato come servizio su richiesta, ha raggiunto 1.100 destinatari totali che comprendono sia i destinatari di interventi di mediazione con singoli minori e famiglie sia i gruppi classe coinvolti nei laboratori in cui le mediatrici utilizzano la lingua madre come strumento di riconoscimento e valorizzazione del patrimonio linguistico dei minori figli di migranti.
Promozione dell’educazione interculturale
Interventi realizzati grazie a specifiche progettazioni in stretta collaborazione con enti del territorio, in particolare con Città Metropolitana, Regione Emilia-Romagna e con soggetti del terzo settore. Fra questi la realizzazione di sperimentazioni sul plurilinguismo, laboratori di educazione alla complessità e di contrasto al pregiudizio negli istituti Superiori, scuole estive interculturali finanziate ogni anno dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Questo filone di interventi comprende anche le attività formative sui temi interculturali destinati al personale educativo e scolastico del sistema formativo integrato, inserite nel Piano Formativo Annuale dell’Area Educazione.
Dispersione scolastica
Per prevenire il fenomeno sono state messe in campo specifiche azioni innovative e di sistema:
- Protocollo con tutti gli Istituti Comprensivi della città sul piano più strettamente connesso al contrasto della dispersione scolastica, che definisce le modalità di raccordo tra scuole e rete degli operatori dei Servizi Educativi Territoriali (SET) nonché gli strumenti per segnalare in via preventiva situazioni di dispersione/evasione scolastica, ma anche difficoltà di relazione in classe, difficoltà/assenza di rapporti con la famiglia, condizioni di negligenza familiare, maltrattamento.
- Ogni anno il SET gestisce circa 300 segnalazioni dalle scuole, complessivamente i ragazzi su cui interviene il servizio educativo territoriale sono circa 2.000, con interventi che riguardano:
- Orientamento scolastico (100);
- Dispersione scolastica (200);
- Evasione scolastica (150);
- Disagio scolastico (350);
- problemi di apprendimento (300);
- Disagio familiare (300);
- gestione del tempo libero (150);
- Problemi comportamentali (150);
- altre categorie residuali attinenti a sospetto maltrattamento/abuso, insegnamento della lingua italiana, bullismo/cyberbullismo, devianza, uso di sostanze, incuria.
- Servizio di aggancio scolastico, intervento specialistico integrato che fornisce un tutoraggio qualificato a minori a rischio di dispersione o in evasione scolastica, garantito anche questo in modalità a distanza, che ha permesso la tenuta di tanti ragazzi “scomparsi” dal radar delle scuole e attivo tutt’ora per intercettare tempestivamente le situazioni di fragilità. Ogni anno sono coinvolti 70 ragazzi.
Progetto adolescenza
A partire dal “Piano regionale pluriennale per l’adolescenza”, il Comune di Bologna ha approvato nel 2019 il “Piano adolescenza”.
L’elaborazione del Piano ha preso avvio da un'indagine conoscitiva sulla condizione giovanile e degli stili di vita degli adolescenti a Bologna. L’indagine realizzata da Nomisma "Adolescenza a Bologna. Cosa dicono le ragazze e i ragazzi”, ha coinvolto 21.453 ragazzi e 5.676 famiglie. A partire dall’indagine sono stati organizzati diversi momenti di approfondimento e riflessione su quanto è emerso dai dati, soprattutto quelli che evidenziano alcuni profili di rischio, con il coinvolgimento di educatori, insegnanti e altri operatori dei servizi.
In parallelo, sempre sul piano conoscitivo è stato realizzato un monitoraggio dei servizi, progetti ed esperienze sull’adolescenza (fascia di età 11-18) del territorio comunale, confluito in una mappatura pubblicata online e a disposizione dei cittadini, oltre a un percorso di valutazione dei servizi, progetti ed esperienze realizzati e sperimentazione di azioni di messa in rete degli attori su queste tematiche presenti sul territorio.
In questi anni si è rafforzato il coordinamento delle azioni tra i diversi attori, istituzionali e non, che in città si occupano di adolescenti, in particolare per quanto riguarda il monitoraggio dei comportamenti a rischio. Tra questi il fenomeno dei ragazzi cosiddetti “ritirati”, su cui è stato avviato un percorso per stimolare una riflessione multidisciplinare sulle buone prassi in merito alle procedure di rilevazione, segnalazione e attivazione di risorse della rete dei servizi ed Enti che, a diverso titolo, si occupano di minori in questa condizione di vulnerabilità.
Per quanto riguarda i servizi offerti e più in generale gli interventi e le opportunità territoriali, nel mandato importante è stato l'investimento per rafforzare la rete degli educatori impiegati in questo ambito – nella relazione con le scuole e nel lavoro di comunità – attraverso 16 assunzioni di nuovi educatori e per consolidare la rete dei servizi socio educativi, centri di aggregazione, educativa di strada e Centri Anni Verdi. Il personale impiegato nei servizi educativi sui territori (socioeducativi, centri d'aggregazione, educativa di strada, CAV e Officina Adolescenti) è di 84 unità.
Piano di Azione Metropolitano per l’Orientamento
Promosso da Regione e Città Metropolitana, è stato introdotto dal 2019 per favorire il processo di scelta ai percorsi formativi più idonei per i ragazzi e realizzato in stretta connessione con i servizi educativi comunali. Dall’avvio del progetto nel 2019 sono stati coinvolti 400 ragazzi.
Formazione tecnica e scientifica
Uno dei riconosciuti punti di forza del territorio bolognese è quello della presenza di un settore manifatturiero diffuso, qualificato sui temi della innovazione, competitivo sui mercati esteri. A partire da questa consapevolezza e da questo punto di forza territoriale il Comune di Bologna ha continuato a investire per promuovere e sostenere la formazione tecnica e scientifica, in stretto rapporto con il mondo della formazione e delle imprese, per favorire azioni di orientamento alla scelta di percorsi formativi coerenti, valorizzare il ruolo imprescindibile nella società moderna di conoscenze tecnico scientifiche, accompagnare i giovani diplomati nei percorsi post diploma sia in ambito formativo che in ambito professionale.
La normativa sui Percorsi per le competenze trasversali ha consentito di realizzare una cabina di regia per il coordinamento delle proposte che il Comune ha formulato verso il mondo della scuola.
Percorsi per le competenze trasversali
Attivazione di un tavolo per il censimento, il coordinamento e il monitoraggio delle proposte avanzate dai diversi settori comunali.
Protocollo d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per favorire sinergie con l'amministrazione scolastica e offrire agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado opportunità di crescita formativa, mettendo a loro disposizione esperienze e conoscenze proprie della realtà amministrativa comunale e per contribuire alla migliore qualificazione degli studenti stessi. Il servizio è stato attivato nel 2015 e ha interessato 2.000 soggetti.
Servizio Orientamento e lavoro
Attività di orientamento e accompagnamento per i giovani diplomati a filiera industriale mettendo in relazione le loro qualifiche professionali con il mondo delle imprese oppure affiancandoli nella scelta del proseguimento formativo. Il servizio sostiene i neodiplomati nella predisposizione del curriculum, dà consulenza sulle proposte contrattuali in essere, prepara per i colloqui, individua ulteriori percorsi di qualificazione.
PON Cultura tecnica, collaborazione scuola impresa e P.A.
Ha coinvolto associazioni, imprese e terzo settore in stretta collaborazione con i Quartieri. L’azione specifica ha visto la regia del Comune di Bologna per il finanziamento di 17 proposte a durata biennale avanzate dal terzo settore con epicentro aree del territorio cittadino e metropolitano a elevato rischio economico sociale (aree bersaglio). Obiettivo: favorire esperienze di innovazione civica con l’ingaggio di giovani e adolescenti per la creazione di servizi di prossimità innovativi.
Festival della Cultura tecnica
Sviluppato in collaborazione con la Città metropolitana, ha assunto una valenza regionale nell'ultima edizione svolta. Nato nel 2014 con l’obiettivo di orientamento e valorizzazione dei percorsi formativi tecnico-scientifici giunto alla settima edizione passando da un arco temporale di una settimana a due mesi di appuntamenti
Il calendario 2020 ha visto oltre 500 appuntamenti che hanno coinvolto alcune migliaia di partecipanti. Hanno contribuito a redigere l'offerta per il periodo ottobre-dicembre scuole, enti territoriali, aziende, imprese, istituzioni culturali.
Politiche per i giovani
Durante il mandato è stato ampliata la rete di sportelli di consulenza per i giovani, attraverso consulenze individuali di professionisti ed esperti, su appuntamento in presenza e online, a cura di associazioni e ordini professionali:
- Autoimprenditorialità (ACLI Bologna);
- Commercialista (Ordine dei Commercialisti);
- Consulenti del Lavoro (Ordine dei Consulenti del Lavoro);
- Finestra sul mondo (Associazione Scambi Europei);
- PsyinBo, ascolto psicologico (Associazione Dedalus APS);
- Young Creative Toolkit (Associazione Emiliodoc APS).
Questo filone di intervento si inserisce nel programma più generale dell’ufficio giovani e del modello di intervento che nei due mandati del sindaco Virginio Merola si è consolidato e rafforzato. Il modello si caratterizza come un sistema di azioni coordinate da operatori interni e professionisti collaboratori esterni che, in qualità di tutor, affiancano giovani accolti in tirocinio post-laurea, curriculare, PCTO, Servizio Civile Universale. Un laboratorio permanente che accoglie per offrire esperienze di alternanza studio-lavoro ai giovani che desiderano sperimentarsi nel produrre servizi e informazioni nelle redazioni web e video del portale Flashgiovani, redazioni “dai giovani per i giovani”, secondo la metodologia learning by doing e l’approccio peer to peer. Il target sono i giovani del territorio metropolitano, gli studenti universitari fuori sede, gli stranieri che non conoscono Bologna, raggiunti con i linguaggi multimediali del web, dei social media, del video.
DAS – Dispositivo Arti Sperimentali
Spazio in via del Porto 11/2 che è stato riqualificato e restituito ai giovani della città attraverso la co-gestione di una rete di associazioni giovanili, l’Associazione DAS Aps.
L’Associazione nasce da un call e da un successivo percorso di coprogettazione che ha coinvolto 11 associazioni giovanili, selezionate nel 2018 nell’ambito del progetto dell’Ufficio Giovani del Comune di Bologna MACbo - Multitasking Atelier Creativo Bologna, finanziato dall’Avviso ANCI Giovani RiGenerAzioni Creative per la rigenerazione degli spazi urbani.
DAS è un luogo di sperimentazione, ricerca e produzione artistica, progettato e strutturato per raccogliere l’eterogeneità del panorama artistico contemporaneo e abbattere i confini tra le discipline. Le parole chiave che lo abitano e definiscono sono attraversabilità, prossimità e coproduzione. Lo spazio è composto di: una loggia (ristoro), un open-space, una sala multimediale, un co-working e un labelier (attrezzata per lavoro artigianale e artistico).