Il tram è la scelta che il Comune compie per il futuro della mobilità cittadina e come occasione di riqualificazione urbana. Durante l’anno il progetto della prima linea, da Borgo Panigale al Caab, viene presentato alla città e finanziato integralmente dal Ministero per le Infrastrutture e i Trasporti con 509 milioni di euro. Sempre nel corso di quest’anno riprende vigore il percorso di candidatura dei portici di Bologna a patrimonio dell’umanità UNESCO: viene presentato il dossier e costituita una cabina di regia cittadina che condivide un protocollo d’intesa e un piano di gestione. Infine i 61 milioni di euro che vengono destinati all’edilizia pubblica rappresentano una scelta importante per velocizzare le ristrutturazioni di appartamenti Acer e costruirne di nuovi.
Mobilità
Il tram come occasione per la città
Il tram è un sistema di trasporto di massa intermedio tra quelli su gomma e le metropolitane ma ha tempi medi di accesso alle fermate più bassi di quelli delle metropolitane visto che le distanze tra le fermate sono di circa 400 metri rispetto agli 800 metri/ 1 chilometro. Questa distanza tra le fermate garantisce la percorrenza di 200 metri al massimo per raggiungere la fermata.
Il Piano urbano della mobilità sostenibile si pone l’obiettivo di trasferire, entro il 2030, 440mila spostamenti al giorno (256mila per la città di Bologna) dall’auto o moto privata ad altri mezzi: trasporto pubblico, bicicletta, piedi. Per questo il tram, nel contesto della città di Bologna, viene considerato il mezzo che può superare i limiti di capacità dell’offerta attuale dato che un sistema tranviario moderno può trasportare tra i duemila e i diecimila passeggeri l’ora per linea e per direzione.
Muoversi a Bologna dal 2016 al 2021
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Casa
61 milioni di euro per l'edilizia pubblica
Con un investimento senza precedenti, 61 milioni di euro in totale, il Comune di Bologna, insieme ad Acer, vara un grande piano sociale per far fronte alla domanda di alloggi per giovani, famiglie, anziani e studenti fuori sede che non trovano collocazione nonostante rientrino nelle graduatorie degli studentati.
Il protocollo d’intesa tra Comune e Acer promuove un programma straordinario di interventi di ristrutturazione e di nuova realizzazione di immobili a uso residenziale di proprietà del Comune e di Acer, da assegnare a canoni sociali e agevolati. Il programma straordinario mette a sistema una serie di interventi con l’obiettivo di fornire una risposta concreta al fabbisogno abitativo: per realizzare nuovi appartamenti, per sbloccare cantieri fermi e, accanto al consueto programma di recupero e sviluppo di alloggi di edilizia residenziale pubblica (Erp) che Acer ristruttura e assegna ogni anno verrà attuato un piano di ristrutturazione di case attualmente sfitte che saranno così riassegnate.
Politiche abitative a Bologna dal 2016 al 2021
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Economia e lavoro
I portici candidati a patrimonio dell'umanità Unesco
Questo è anche l'anno della candidatura dei portici a patrimonio dell'umanità Unesco. Il dossier viene spedito al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali a settembre ma la presentazione ufficiale avviene a marzo in un evento a Palazzo d’Accursio.
Il Comune si fa affiancare dalla fondazione Links per redigere la documentazione e viene creata una cabina di regia, espressione di tutta la comunità bolognese, che coinvolge tante istituzioni e realtà cittadine: dalla Regione Emilia-Romagna all’Università, dalla Soprintendenza al Segreteriato regionale del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, dalla Curia alle Fondazioni Carisbo e Del Monte e molti altri.
Tutti i soggetti coinvolti nella cabina di regia condividono e sottoscrivono un protocollo d’intesa e un piano di gestione dei portici. In occasione della presentazione della candidatura vengono censiti per la prima volta 62 chilometri di portici di cui 20 fuori dal centro storico.
Economia e lavoro a Bologna dal 2016 al 2021
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