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Mandato 2016-2021

Rendiconto di fine mandato

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Temi

Turismo

Durante il mandato è nata la Destinazione turistica Bologna metropolitana. Lo sviluppo e la gestione delle attività di accoglienza turistica, nonché della promozione di Bologna e del suo territorio sia a livello nazionale, sia internazionale sono affidate a Bologna Welcome. Nel 2018 è stata sottoscritta una convenzione con Modena per la promozione e valorizzazione di quattro specifici prodotti: Motor Valley, Agroalimentare ed Enogastronomia, comparto sciistico in Appennino e Grandi Eventi.

 

La pandemia ha messo in serie difficoltà tutto il comparto turistico. Bologna Welcome ha messo in campo una serie di azioni volte a fronteggiare e a contenere la diffusione dell’epidemia. Ha tenuto costantemente informati i turisti ancora presenti in città, i media e gli operatori del territorio sull'evoluzione della pandemia relativamente alla possibilità di fruizione dei servizi turistici e culturali e ha investito nella formazione degli operatori, in preparazione della ripresa. 

Turismo

In 10 anni Bologna è passata da essere considerata “una gemma nascosta poco conosciuta” a una delle migliori “Second Destination in Europe”. Il turismo è uno tra i principali driver economici di sviluppo e il volano per attivare un percorso di riqualificazione urbana. La Camera di Commercio ha quindi deciso di creare Bologna Welcome, un soggetto che, accanto alla promozione turistica, doveva impegnarsi nella realizzazione di ricavi propri in grado di coprire i costi di struttura della Società e di conseguenza garantire un alto livello di efficienza.

Nel 2016 la nuova legge turistica della Regione Emilia-Romagna ha creato la Destinazione turistica Bologna metropolitana, di cui Bologna Welcome rappresenta il braccio operativo.

L’introduzione di una società dotata di esperienze professionali specifiche nel settore della promozione turistica e dell’accoglienza ha senz’altro giocato un ruolo fondamentale nella crescita dei flussi turistici. Bologna Welcome si occupa della governance del turismo a Bologna, rappresentando un punto di coordinamento per l’intera filiera. Questo si è rivelato un elemento cruciale a partire dal quale la città ha saputo affermarsi come meta turistica internazionale. Tale lavoro è il frutto della stretta collaborazione esistente tra la parte pubblica (Comune di Bologna, Città metropolitana e Camera di Commercio), i soggetti privati, coordinati all’interno della Cabina di Regia, e le diverse parti del territorio metropolitano, tutte rappresentate e coinvolte grazie ai Tavoli territoriali dell’Appennino, della Pianura e del Circondario Imolese. All’interno della composizione societaria di Bologna Welcome sono presenti i principali attori del territorio che operano in ambito turistico. Gestisce infine eXtraBo, il punto informativo dedicato alle aree verdi dell’area metropolitana, inaugurato in piazza Nettuno a dicembre 2019.

Altro elemento fondamentale che ha accompagnato il percorso di evoluzione della città da destinazione periferica negli itinerari turistici nazionali e internazionali a città d’arte punto di riferimento per il nostro paese è stata l’istituzione della tassa di soggiorno, che il Comune di Bologna si impegna a destinare a progetti finalizzati alla promozione del sistema turistico locale.

Bologna Welcome

Bologna Welcome è il Visitors & Convention Bureau di Bologna. Rappresenta e mette a sistema l’offerta di oltre 80 operatori associati del territorio tra i più qualificati in ambito MICE. Si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di accoglienza turistica, nonché della promozione di Bologna e del suo territorio sia a livello nazionale, sia internazionale.

Dal 2018 Bologna Welcome non è più incaricata della sola promozione di Bologna, ma dell’intero territorio metropolitano. Inoltre gestisce direttamente Palazzo Re Enzo-Palazzo del Podestà, il complesso delle Due Torri, il PalaDozza, due sale di Palazzo dei Notai e la Torre dell’Orologio di Palazzo d’Accursio.

Nel 2020 Bologna Welcome ha rinnovato il proprio sito web e creato la webapp “MyBologna”. Due strumenti all’insegna di usabilità, personalizzazione dei servizi e organizzazione. Il nuovo sito web, fra le tante novità presenta una sezione chiamata “Ispirati” in cui l’utente può iniziare a pianificare e a personalizzare il viaggio sulla base dei criteri indicati, ad esempio il periodo o i singoli interessi. Inserendo i propri riferimenti, inoltre, il turista può godere di un contatto diretto con Bologna Welcome, da cui riceve suggerimenti, promozioni, audioguide e informazioni utili.

Complemento naturale del nuovo sito è l’applicazione, che si configura come lo strumento chiave per accompagnare il turista appena arrivato in città alla scoperta di Bologna in modo semplice e sicuro. Lo strumento consente ad esempio di effettuare in modo anticipato e programmato acquisti e prenotazioni, parlare con i punti informativi o prenotare appuntamenti, ricercare luoghi dove mangiare o opzioni per il miglior spostamento tra i vari luoghi della Destinazione. L'app consente inoltre di fare un passaggio ulteriore verso la personalizzazione dei servizi, attraverso un sistema di registrazione in cui il visitatore può inserire interessi e date di soggiorno per ricavarne informazioni e contenuti multimediali profilati per lui.

torre orologio
Bologna centro
fontana del nettuno

Turismo in pandemia

Al presentarsi dell’emergenza sanitaria Bologna Welcome ha messo in campo una serie di azioni volte a fronteggiare e a contenere la diffusione dell’epidemia. Le azioni si sono sostanziate innanzitutto nell'attivazione di un’unità di crisi che si è adoperata per tenere costantemente informati i turisti ancora presenti in città, i media e gli operatori del territorio.

Lo sforzo di Bologna Welcome è stato quello di farsi punto di servizio e riferimento per gli operatori del turismo del territorio, garantendo un punto di coordinamento per l’intera filiera turistica.
Sono stati organizzati dei webinar formativi periodici rivolti agli operatori del turismo volti a incoraggiare il confronto in preparazione ad accogliere il momento della ripresa. Anche il Bologna Convention Bureau, la divisione di Bologna Welcome che si occupa di promuovere la città sul mercato dei congressi e degli eventi, ha continuato le attività di formazione rivolte ai partner a cui sono state affiancate delle pillole video in cui lo staff comunicava dalla propria postazione lavorativa in smart working con l’intento di mostrare vicinanza ai propri associati in un momento di difficoltà condivisa.

Su tutti i canali di comunicazione è stato dato un costante aggiornamento sulla situazione della pandemia relativamente alla possibilità di fruire dei servizi turistici e culturali. È stata realizzata una mappatura di tutti i ristoranti che durante il lockdown hanno effettuato consegne a domicilio e sono stati creati itinerari virtuali per visitare la destinazione da remoto.

Il mandato per temi

Agenda digitale

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Agenda digitale

Obiettivo strategico di questi anni è stato lo sviluppo e il costante ampliamento dei servizi digitali per i cittadini. Il varo della nuova rete civica, avvenuto il 1° luglio 2021, è stato solo il momento culminante, e più “visibile”, di tutta una serie di iniziative realizzate nel corso dei cinque anni di mandato, volte alla completa digitalizzazione della filiera di gestione dei servizi al cittadino in un’ottica “digital first”, in una prospettiva che mette al centro i bisogni della comunità e dei suoi singoli attori.

Un altro obiettivo strategico di questi anni è stato quello di migliorare il lavoro dei dipendenti e degli uffici attraverso soluzioni a supporto del lavoro collaborativo e agile.

In particolare a causa della pandemia è stato accelerato il processo che ha portato in breve tempo tutti i dipendenti che potevano lavorare da casa, in smart working. Per questo l'Amministrazione comunale non investe più nell'acquisto di computer fissi, ma di portatili e di altri strumenti che permettano il lavoro da remoto.

Nuova rete civica

Dal 1° luglio 2021 il Comune di Bologna ha una nuova rete civica. Il nuovo spazio è stato concepito come una vera e propria “casa digitale del cittadino”, costruita intorno alle esigenze di chi la utilizza, con servizi più accessibili e un linguaggio più semplice.

Mettere online il nuovo sito non è stato un passaggio automatico: ogni singola pagina è stata riprogettata nello stile, nel contenuto e nell’usabilità e accessibilità dei servizi, con l’obiettivo di garantire la comprensione e l’utilizzo a tutte le persone.

Tra le novità, ogni cittadina e cittadino può ora avere la propria area personale nella quale ritrovare dati, documenti in possesso dell’Amministrazione, parte dei rapporti pregressi, le proprie segnalazioni e gli appuntamenti.

Il risultato è stato raggiunto anche grazie ai fondi PON Metro: il finanziamento, per un valore di 2,5 milioni di euro, è stato investito nell’integrazione con le piattaforme abilitanti nazionali (PagoPA e Spid) e nell’interoperabilità tra i sistemi della Pubblica Amministrazione, per avere una piattaforma adottabile in tutto o in parte dai singoli comuni e dalle Unioni di Comuni, con l’obiettivo finale di far convergere gli enti verso uno standard di classificazioni di servizi, tassonomie, template di pagina e modalità di interazione a livello di area metropolitana.

Servizi digitali al cittadino, alle imprese e alla comunità

Nel corso degli ultimi anni la rete civica Iperbole (ancora nella sua “vecchia” versione) ha visto nascere uno spazio specifico denominato “Servizi online”, che oggi raccoglie quasi 100 servizi a disposizione del cittadino per presentare domande, ottenere documenti, prendere appuntamenti, fare segnalazioni e consultare dati e archivi. È stata inoltre strutturata una piattaforma che grazie alla integrazione con Federa/SPID, Payer/PagoPA e la presenza di un motore per la generazione di modulistica on line (integrata con la la console documentale utilizzata dagli uffici) permette di gestire interamente in digitale la presentazione di domande/istanze.

Allo stesso tempo, l’Amministrazione ha perseguito l’obiettivo di realizzare una “città collaborativa” in grado di rispondere attivamente alle richieste della comunità, attraverso un dialogo, una collaborazione e una co-progettazione continua, mettendo al centro la tecnologia come strumento abilitante.

Palazzo Bonaccorso, Comune di Bologna

Open Data

Con il portale Open Data - http://dati.comune.bologna.it/ - è stata realizzata una politica di integrazione e analisi del patrimonio informativo, accompagnato dal rilascio progressivo delle informazioni contenute nelle banche dati in formato open verso cittadini, aziende e associazioni.

La gestione e condivisione progressiva dei dati con tutti gli attori del territorio ha permesso di raggiungere vari obiettivi in diversi settori: dal miglioramento dell’accessibilità delle informazioni all’approfondimento della conoscenza del tessuto delle imprese locali, alla capacità di analizzare con più precisione gli impatti delle politiche di welfare, all’opportunità di intervenire in modo più efficace sulla programmazione del fabbisogno di personale scolastico.

Lavoro collaborativo e agile per i dipendenti

Un altro obiettivo strategico di questi anni è stato quello di migliorare il lavoro dei dipendenti e degli uffici attraverso soluzioni a supporto del lavoro collaborativo e agile.

Gli interventi più rilevanti, insieme al rafforzamento dei servizi di help desk, sono stati l’introduzione della piattaforma Google Suite (per la comunicazione e la condivisione dei documenti) e l’avvio dello smart working, che attraverso soluzioni sicure e la progressiva distribuzione di portatili permetterà a tutti i dipendenti di lavorare in modalità agile.

Bologna WiFi

La rete gratuita Iperbole Wireless è stata rinominata “Bologna WiFi”: la copertura è stata estesa in numerosi luoghi e spazi pubblici della città, aggiungendo piazze e parchi e inserendo il collegamento sul People Mover e nelle relative stazioni.

È in via di sviluppo anche l’estensione alle fermate capolinea dei percorsi TPER.

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Bilancio

Bilancio di previsione approvato sempre entro l’anno. Il Comune si conferma tra quelli virtuosi in Italia in grado di assicurare continuità all’azione amministrativa.

Il bilancio

Nel corso del mandato il Consiglio comunale ha sempre approvato il bilancio nei termini di legge, per consentire da subito la piena efficienza dell’azione amministrativa.

I bilanci hanno sempre chiuso con un considerevole avanzo disponibile dovuto all’impegno dell’Amministrazione a mantenere una gestione virtuosa, volta ad un attento controllo della spesa e ad una gestione rigorosa dell’entrata.

Consistenti quote del bilancio comunale sono state impiegate in questi anni per il finanziamento degli investimenti, con una media annua nel quinquennio di oltre 69 milioni, comprensivi di contributi da Enti.

La scelta più innovativa del mandato è stata inoltre quella di ridurre l’indebitamento per liberare risorse, che invece di essere utilizzate per il pagamento delle rate dei mutui potranno essere restituite in servizi ai cittadini.

Gli indici che misurano l'efficienza e la velocità nei pagamenti ai fornitori sono molto migliorati nel corso del mandato. Se nel 2016 la durata dell'iter di pagamento di una fattura, dalla sua ricezione all'emissione del mandato, era mediamente di 45 giorni, nel 2020 si è ridotta a 23 giorni. Questa riduzione consente di pagare prima della loro scadenza.

Qualità dei servizi

Le linee programmatiche per il mandato 2016-2021 hanno evidenziato l’attenzione al miglioramento della qualità dei servizi offerti attraverso la partecipazione dei cittadini alla realizzazione delle politiche pubbliche, la messa a regime di strumenti di monitoraggio e misurazione dell'efficacia e dell'efficienza delle principali attività del Comune di Bologna, con conseguente individuazione e realizzazione di azioni di miglioramento dei servizi erogati.

Durante il mandato è stato approvato un modello di Carta dei Servizi funzionale alla successiva progettazione e ridefinizione delle carte dei servizi comunali. Insieme al supporto tecnico-specialistico delle varie strutture comunali sono state progettate e approvate, con identificazione di standard qualitativi attesi, 9 carte che riguardano servizi come scuole, biblioteche, musei, polizia locale, entrate ed edilizia.

Inoltre sono stati realizzati due piani qualità per fornitori esterni, che riguardano nello specifico la refezione scolastica e ACER.

A partire dal 2018, la progettazione e realizzazione di customer satisfaction, inizialmente dedicata a singoli servizi come refezione scolastica, entrate, rifiuti, verde pubblico, è stata estesa a tutti i servizi comunali.

Società partecipate

Il Comune di Bologna detiene partecipazioni di varia entità e a diverso titolo in 13 società di capitali, di cui due in liquidazione e non più operative.

Alcune Società gestiscono i principali servizi pubblici di competenza del Comune: AFM S.p.A., HERA S.p.A., Bologna Servizi Cimiteriali S.r.l. e TPER S.p.A..

Altre Società gestiscono servizi o infrastrutture di grande rilevanza per la città e per i cittadini: Aeroporto G. Marconi S.p.A., Centro Agro Alimentare di Bologna S.p.A., Autostazione di Bologna S.r.l.,Bologna Fiere S.p.A., Interporto Bologna S.p.A.. Lepida S.c.p.A. ha come oggetto la realizzazione, gestione e fornitura di servizi di connettività della rete regionale a banda larga delle Pubbliche Amministrazioni. Infine attraverso SRM S.r.l., Comune e Città Metropolitana di Bologna, presidiano il servizio di trasporto pubblico.

Il mandato per temi

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Sicurezza

In questo mandato sono stati numerosi i progetti e gli interventi sempre contraddistinti da una forte matrice di innovazione e rinnovamento. Azioni che hanno riguardato sia l’aspetto logistico e operativo (nuova Centrale Radio Operativa della Polizia Locale, implementazione dei sistemi di videosorveglianza, riorganizzazione URP, recupero biciclette abbandonate e rinnovamento veicoli di servizio),

sia l’ambito della comunicazione (nuovo canale social Twitter), della proposta formativa (educazione stradale) e della lotta al degrado (istituzione della Task Force). Inoltre, sono state messe in campo azioni mirate al sostegno psicologico per gli operatori, al ripristino della legalità e di tutela per situazioni di fragilità abitativa, e la costituzione di un’unità di tutela soggetti deboli.

Nuova centrale radio operativa e sistema di videosorveglianza

Per rendere più moderna ed efficiente l’attività della Polizia Locale, ad inizio mandato sono state individuate, tra le priorità, il rinnovamento della Centrale Radio Operativa e l’implementazione del sistema di videosorveglianza della città.

Il progetto della nuova centrale è iniziato nel 2017, i lavori sono stati aggiudicati tramite gara alla fine del 2018 e sono terminati nel corso del 2020. L’inaugurazione è avvenuta ad ottobre 2020.

L’investimento complessivo è stato di oltre 400.00 euro.

Nel corso del mandato è stata completata la digitalizzazione dell’intera infrastruttura del sistema di videosorveglianza cittadina.
Ad oggi comprende oltre 400 telecamere, in gran parte di ultima generazione e copre ampie zone del centro storico, tra cui le piazze e le porte storiche, aree della prima periferia e molti parchi cittadini.

In fase di avvio ci sono 12 portali di rilevazione transiti e lettura targhe nelle principali radiali di accesso al centro abitato.
È in fase di realizzazione il primo Patto di Collaborazione con realtà private, mentre altri sono in fase avanzata di progettazione.

Educazione stradale

L’obiettivo dell’attività di educazione stradale è quello di raggiungere le giovani generazioni e di accompagnarle attraverso un percorso di sensibilizzazione alla consapevolezza del concetto di sicurezza.

La Polizia Locale di Bologna indirizza da anni la propria proposta formativa nella direzione delle scuole, realizzando percorsi didattici tramite lezioni in presenza.

Per garantire il rispetto delle norme connesse all'emergenza sanitaria e tenendo conto che gli adolescenti utilizzano in modo sempre più massiccio strumenti comunicativi attuali e moderni, si stanno progettando e implementando proposte formative direttamente accessibili via web, in modalità asincrona. Queste nuove modalità non sono solo accessibili dai docenti, ma anche dalle famiglie dei ragazzi.

Negli ultimi anni l’attività di educazione stradale ha raggiunto 441 istituti scolastici e circa 73.000 tra bambini e ragazzi durante le numerose attività effettuate.

Controllo abbandono rifiuti con sistema di telecontrollo da remoto

Alcuni luoghi della città sono particolarmente esposti ad abbandoni di rifiuti. Per questo motivo, la tutela dell’ambiente e del decoro della città sono l’obiettivo che le azioni di vigilanza, con l’ausilio di sistemi di controllo da remoto, si pongono.

Nel corso del mandato è stato avviato un sistema di controllo da remoto tramite fotocamere progettate per rilevare, nello spazio sorvegliato, la presenza di persone, animali e altro. Queste fotocamere scattano ad ogni movimento un fotogramma al secondo, adattandosi sia alla luce diurna, sia alle condizioni di poca luce nelle ore notturne.
Le fotocamere sono alimentate a batterie con adeguata autonomia di funzionamento, assicurano una flessibilità di utilizzo perché possono essere spostate in base alle effettive esigenze e collocate anche in aree non provviste di alimentazione elettrica. Le fotocamere vanno ad affiancare l’attività di vigilanza che già viene svolta sul territorio, ciascuno nel proprio ambito di competenza, dalla Polizia Locale, dalle Guardie Ecologiche Volontarie e dagli accertatori, specificatamente formati e nominati ai sensi dell’articolo 9 L.R. 16/2015.

Ripristino della legalità e tutela situazioni di fragilità abitativa

Sin dal primo mandato, la situazione problematica della sottrazione abusiva di alloggi pubblici destinati ai legittimi proprietari, è stata affrontata con l'obiettivo di azzerare le occupazioni abusive senza titolo, restituendo gli appartamenti ad Acer per consentirle di metterli a disposizione degli aventi diritto. Si è tenuto conto delle diverse fragilità presenti, cercando soluzioni, coinvolgendo e collaborando con i servizi sociali.

Nel corso degli anni e fino al 2018, sono stati restituiti ad Acer 26 alloggi occupati da maggiorenni o da altre categorie senza specifici problemi. Per gli altri 12 alloggi occupati, che hanno riguardato famiglie con figli minorenni e in alcuni casi con altre gravi fragilità, alla fine del 2019 sono risultati effettuati tutti gli interventi in capo alla Polizia Locale, eseguiti insieme ai servizi sociali che hanno preso in carico le famiglie con bambini prestando la giusta assistenza.

Tutte le situazioni fragili sono andate nella direzione di una diversa soluzione abitativa.

Nel corso del mandato sono state 38 le situazioni di occupazioni risolte. Attualmente non risultano criticità e tutte le abitazioni sono state restituite ad Acer per l’assegnazione.

Rimozione e riutilizzo biciclette abbandonate

Da causa di degrado urbano a opportunità per favorire la mobilità sostenibile, la tutela dell’ambiente e le finalità solidaristiche e di utilità sociale: numerose biciclette abbandonate per le strade della città sono recuperate da una ditta incaricata dal Comune e sono messe a disposizione di associazioni o cooperative sociali per essere riparate o realizzare altre biciclette da destinare alla circolazione.

Le biciclette recuperate possono essere donate o vendute a costi contenuti agli associati, a persone con basso reddito, studenti, lavoratori precari o a persone che versano in condizioni di disagio economico sociale. Il ricavato è destinato esclusivamente alle finalità di inclusione sociale perseguite dall’associazione.

L’attività è così strutturata: la Polizia Locale effettua un monitoraggio preventivo individuando le biciclette che versano in un evidente stato di abbandono o prive di alcuni componenti e successivamente si opera con un intervento di rimozione a cura della ditta individuata dal Comune con procedura pubblica, accompagnata sempre dalla Polizia Locale. La bicicletta recuperata rimane in deposito presso la ditta per almeno 10 giorni, trascorsi i quali le associazioni possono prelevare gratuitamente il velocipede o alcune sue parti da destinare agli scopi descritti.

Le associazioni che hanno partecipato al bando pubblicato nel portale “Cittadinanza attiva” sono 6.

Riorganizzazione Ufficio Relazioni con il Pubblico sede centrale

Nel presente mandato è stato affrontato con molta attenzione il tema dell’architettura dei servizi all’utenza. È stata effettuata un’operazione su due fronti principali: quello logistico, progettando la struttura dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico con una nuova e più moderna filosofia, e quello procedurale, con un ampliamento dei servizi on line in previsione del superamento dei canali di comunicazione tradizionali.

L’URP della Polizia Locale presenta un numero di contatti con l’utenza molto elevato, nell’ordine di 30.000 circa ogni anno.

L’obiettivo della nuova organizzazione è quello di migliorare la qualità e la quantità dell’attività, a fronte di una riduzione e razionalizzazione delle interazioni svolte in presenza.

Il nuovo URP è stato progettato come un contenitore modulare all’interno del quale si collocano tutte le tipologie di contatti diretti con l’utenza, in un ambiente che possa fornire il massimo di comfort e riservatezza possibile. Si è puntato sull’uso di scrivanie con operatori e utenti sullo stesso livello, in sostituzione delle barriere fisiche, e al ricorso all’accesso su appuntamento. Inoltre, oltre a fornire maggiore sicurezza in termini di rispetto delle esigenze di distanziamento e assembramento, s’intende consolidare l’idea di una dialettica tra uffici e utenti di tipo collaborativo e non conflittuale.

Comunicazione istituzionale - Social Twitter

Il canale social nasce per assicurare ai cittadini un servizio di comunicazione istituzionale. Una fonte diretta e attendibile di informazioni in tempo reale relative a fatti ed eventi imprevisti che possono incidere sulla viabilità ordinaria, ma anche messaggi diretti a promuovere comportamenti corretti nell’ambito della sicurezza stradale e a sensibilizzare al rispetto delle norme a tutela della civile convivenza.

Un altro obiettivo del canale social è quello di far conoscere il ruolo e i compiti della Polizia Locale nell’ambito della città, condizione per la valorizzazione delle relazioni di comunità e di una maggiore consapevolezza della presenza delle istituzioni sul territorio per il bene comune della sicurezza cittadina.

Il canale Twitter @PLBologna è stato attivato il 21 marzo 2018 e ha raggiunto i 3.154 followers. Nel corso del 2020 sono stati prodotti 549 tweet e sono circa 6.400.000 le visualizzazioni dei tweet dal momento dell’apertura del canale.

Sostegno psicologico per operatori della Polizia Locale

Le Polizie Locali, a cui è destinato il progetto, come tutte le professioni di aiuto e soccorso, sono caratterizzate da una forte esposizione ad eventi e situazioni ad alto impatto di stress. L’efficacia e l’efficienza a cui sono chiamati gli operatori in situazioni di emergenza in eventi traumatici, pesano particolarmente nell’esercizio della funzione.

Il progetto si inserisce nel Piano di Miglioramento del benessere organizzativo del Comune di Bologna e ha come obiettivo quello di migliorare il grado di benessere psicofisico della comunità lavorativa. Questo miglioramento si raggiunge con azioni tese a fornire, attraverso dialogo e condivisione tra gli operatori, o in determinati casi attraverso un vero e proprio supporto psicologico professionale, uno strumento di aiuto a chi si trova ad affrontare situazioni critiche nell’espletamento del proprio servizio. Il lavoro svolto dagli operatori della Polizia Locale è di grande importanza per l’amministrazione comunale e per tutta la comunità: è quindi fondamentale supportare gli operatori anche dal punto di vista psicologico in modo che non si venga a creare in loro un senso di disagio e inadeguatezza. Il progetto di sostegno psicologico, permette agli operatori di sviluppare delle competenze comunicativo-relazionali che possano rappresentare un valido aiuto per se’ stessi e per i colleghi, oltre a consentire di lavorare con più serenità e consapevolezza. Queste competenze produrranno effetti positivi sulla vita personale e professionale degli operatori e, di conseguenza, sull’immagine dell’amministrazione e nel rapporto con i destinatari del servizio.

Task force contrasto al degrado

All’inizio del mandato è stata costituita la “ Task Force di contrasto al degrado” con obiettivi di coordinamento e integrazione in materia di politiche di contrasto al degrado, sia riguardo alla struttura organizzativa interna al Comune, sia nei confronti delle istituzioni esterne competenti.

Alla Task Force sono demandate le attività di coordinamento tra livello politico amministrativo e livello tecnico gestionale, nell’elaborazione delle politiche comunali in materia di contrasto al degrado.

La struttura è stabilmente composta dall’assessore di riferimento della Polizia Locale, dal Comandante della Polizia Locale e dai Direttori, o loro delegati, delle diverse Aree/Dipartimenti, oltre a rappresentanti dello staff del Sindaco e delle società partecipate dal Comune, principalmente Hera.

Nel corso del mandato la Task Force si è riunita nelle mattinate dei lunedì feriali, sempre con tutti i partecipanti presenti, per un numero complessivo di 182 riunioni. Sono state trattate un numero molto elevato di situazioni sottoposte al tavolo dai diversi componenti, in gran parte arrivando alla definizione e risoluzione del problema.

Unità tutela soggetti deboli

L’attività si inserisce in un concetto più ampio di Polizia di comunità. Ogni singolo componente nel suo servizio di presenza e controllo del territorio è parte di una rete che coinvolge soggetti istituzionali e non, ed è capace di cogliere fenomeni di violenza prima ancora che ci sia una richiesta di aiuto.

Tutto il personale individuato è volontario e ha partecipato ad uno specifico corso di formazione che ha evidenziato e stimolato attitudini personali.

Il personale:

  • assicura aiuto in situazioni di violenza domestica, di maltrattamenti e atti persecutori offre assistenza alle vittime garantendo accoglienza e ascolto,
  • collabora con le associazioni e le istituzioni del territorio,
  • cura la relazione con la rete di associazioni di volontariato per conoscere tutte le opportunità a sostegno della tutela,
  • svolge attività di prevenzione e studio del fenomeno della violenza, oltre che di sensibilizzazione e promozione di una cultura di rispetto tra i generi.

L’unità è operativa da novembre 2017 ed è attualmente composta da 10 ufficiali e 50 agenti.

Dal 2017 ad oggi, gli interventi particolarmente significativi di aiuto e sostegno, sono stati due.

Rinnovamento dei veicoli di servizio nel rispetto dell’ambiente

Con il rinnovamento del parco mezzi della Polizia Locale, si è fissato l’obiettivo di investire nella sicurezza e nel rispetto dell’ambiente. Una necessità che trova le sue ragioni nell’esigenza di contenere le emissioni inquinanti, sfruttando la propulsione del motore elettrico e assicurare veicoli sempre efficienti, senza trascurare le specifiche necessità di servizio della Polizia Locale.

In questo contesto, si è avviato nel 2020 un progetto sperimentale per il noleggio dei veicoli e che consente di sostituire quelli con elevati chilometraggi che presentano continue problematiche di usura delle parti meccaniche, elettriche e di carrozzeria.
In questo modo è possibile ottenere un risparmio sulle spese amministrative di gestione, manutenzione e smaltimento, realizzando un’ottimizzazione tra efficienza dei veicoli ed investimento economico.

Per il futuro l’obiettivo è il totale, graduale rinnovamento del parco autoveicoli. Sono in arrivo 6 autovetture ibride in dotazione ai reparti territoriali e 3 veicoli ibridi con allestimento specifico (2 per il reparto infortunistica e 1 per il trasporto degli arrestati). Sono invece già in uso 14 veicoli elettrici e 2 veicoli ibridi.

Il mandato per temi

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Scuola

Il mandato amministrativo ha visto prioritarie le politiche riguardanti l’infanzia, l’adolescenza e i giovani, con numerosi interventi per sostenere le famiglie.

In particolare si è lavorato per una maggiore equità nell’accesso ai servizi educativi e scolastici comunali, grazie all’abbassamento delle tariffe e alla revisione dei criteri di formazione delle graduatorie dei nidi. Si è puntato molto sul sostegno alla genitorialità e sull’allargamento e la diversificazione della rete integrata dei servizi 0-6. Straordinario l'investimento per il sostegno a bambine e bambini con disabilità e grandissima attenzione anche alla sicurezza nelle scuole e all’efficienza energetica degli edifici, con lavori di ammodernamento in moltissimi plessi e programmazione di nuove scuole e nidi.

Forte investimento anche per la stabilità dei servizi grazie al superamento del precariato per il personale di nidi e scuole d’infanzia con oltre 800 assunzioni a tempo indeterminato dal 2011. Fondamentale anche il coinvolgimento delle famiglie nella gestione e qualificazione dei servizi comunali, dai nidi alle scuole, dal “verde” pubblico alla refezione scolastica.

Fortissimo investimento nei centri estivi da 3 a 14 anni, con un ampliamento straordinario dell'offerta nel 2020 in termini di numero di gestori e settimane di apertura, per rispettare le norme di prevenzione del contagio, mantenuta poi nel 2021, e sconti sulle tariffe per agevolare la frequenza.

Rinnovato protagonismo degli adolescenti con nuovi progetti, luoghi e percorsi per contrastare le povertà educative, favorire l'integrazione di minori di origine straniera, evitare la dispersione scolastica e sottrarre i giovanissimi alle devianze, soprattutto durante i mesi del lockdown.

Attenzione alla cultura tecnica e scientifica e alla formazione extrascolastica dei giovani strutturando percorsi dedicati per  lo sviluppo delle capacità, favorendo connessioni tra istituti e imprese per la strutturazione dei percorsi dell'ex alternanza scuola-lavoro.

Nel 2018 Bologna ha ospitato "Futura" evento del MIUR per fare il punto sui temi del Piano nazionale scuola digitale, organizzato in collaborazione con il Comune.

infanzia

Riduzione delle tariffe

Dal 2016 al 2021 i sistemi tariffari di tutti i servizi educativi e scolastici sono stati interessati da una riduzione generalizzata delle rette che ha permesso più equità e accessibilità. Nella primavera del 2021, dopo un anno di pandemia del coronavirus, il sindaco Virginio Merola ha deciso uno sconto straordinario (fino alla fine dell’anno educativo e scolastico) che ha azzerato le tariffe per le famiglie – fino a 40 mila euro di ISEE - dei bambini che frequentano i nidi e gli altri servizi educativi 0-3 e ha azzerato la tariffa di frequenza delle scuole d'infanzia comunali, che corrisponde al pagamento della refezione scolastica.

Refezione scolastica

A partire dal 2015 il servizio di refezione scolastica è stato oggetto di una profonda rivisitazione che ha consentito il raggiungimento di diversi obiettivi. Dai livelli di eccellenza delle materie prime (quasi completamente biologiche e a km 0) alla riduzione degli sprechi. Dal potenziamento del sistema di controllo interno a una maggiore interlocuzione tra tutte le componenti del servizio coinvolte, inclusa quella dei genitori tramite i tavoli della Commissione mensa cittadina.

In occasione del nuovo appalto di gestione del servizio nel 2015 è avvenuta anche una revisione del sistema tariffario, con il superamento del sistema misto che prevedeva una quota fissa mensile e un costo a pasto consumato in base all'ISEE. Il nuovo sistema tariffario è ora solo a consumo e dunque più economico. Ad esempio, per la fascia ISEE più alta, da 25 mila euro e oltre, il risparmio a pasto è di 1,50 euro rispetto al passato.

Negli anni 2019, 2020 e 2021 sono stati introdotti nuovi sconti dopo che la refezione scolastica del Comune di Bologna è stata inserita nell’elenco ministeriale delle mense biologiche che hanno elevate percentuali di impiego di materie prime di origine biologica. Gli sconti per complessivi 5,2 milioni di euro sono stati trasformati in pasti gratuiti, 52 per ogni bambino o bambina iscritto alla refezione, e nella realizzazione di progetti di educazione alimentare e alla sostenibilità.

A questo si aggiungono anche interventi sui centri di produzione pasti con l’obiettivo di arrivare, a regime, alla produzione di 22-24 mila pasti al giorno. Innanzitutto la realizzazione del nuovo centro di produzione pasti “Lazzaretto”, in via di ultimazione, la riqualificazione del centro di Casteldebole e il centro Fossolo che si trova al Caab.

Good for Food

Il 2020/2021 è stato l'anno scolastico di Good for Food progetto di Fondazione Golinelli finanziato dal Fondo mense scolastiche biologiche MIPAAF, promosso dal Comune di Bologna e svolto in collaborazione con numerosi partner. Il progetto, attraverso l’insegnamento e la divulgazione dell’educazione alimentare, ha voluto favorire nei bambini e nei ragazzi un approccio positivo, curioso e consapevole durante i pasti.

L'iniziativa ha coinvolto circa 6.500 studenti e studentesse e più di 200 insegnanti: in tutto 260 classi di 20 Istituti Comprensivi, 30 scuole dell’infanzia, 53 primarie e 20 secondarie di primo grado di Bologna.

 

bimbi a scuola

Sistema tariffario

Dal 2017 sono stati introdotti per alcuni servizi educativi e scolastici nuove riduzioni delle tariffe:

  • pre scuola mattutino e post scuola pomeridiano: è aumentata la soglia ISEE prevista per ottenere agevolazioni tariffarie da 40.226 a 45.000 euro con una diminuzione media delle tariffe del 6,5%;
  • post scuola in orario del pasto: è aumentata la soglia ISEE prevista per ottenere agevolazioni tariffarie da 40.226 a 45.000 euro con una diminuzione media delle tariffe orarie del 33,7%;
  • trasporto scolastico collettivo: è aumentata la soglia ISEE prevista per ottenere agevolazioni tariffarie da 55.226 a 60.000 euro con una diminuzione media delle tariffe orarie del 11,9%.

Dal 2017 per tutti i servizi sono state previste nuove forme di esenzione connesse e integrate con gli strumenti e le valutazioni di tipo sociale. Usufruiscono mediamente delle esenzioni 720 utenti ogni anno, pari a 12% di tutti gli utenti.

Nel 2017 la riduzione generalizzata delle tariffe ha riguardato anche i nidi d’infanzia: prioritariamente le fasce medie di reddito tra 17 e 25 mila euro di ISEE, e successivamente nel 2019 a seguito dell’adesione al progetto "Al nido con la Regione" ha riguardato tutte le fasce ISEE. Dal 2017 al 2021 la riduzione media delle tariffe dei nidi è stata del 23% con punte di riduzione massime fino al 67%.

Dal 2017 gli sconti sono stati estesi a tutti i nidi e gli altri servizi per la prima infanzia anche privati, attraverso un nuovo impianto delle convenzioni che ha avvicinato significativamente le tariffe dei servizi educativi per la prima infanzia privati a quelli comunali. La percentuale di sconto per l’anno educativo 2020-2021 va da un minimo di 21% ad un massimo di 66%. I posti interessati sono 669.

Ampliamento offerta servizi 0/6, realizzazione nuovi nidi e scuole

Dal 2012 l’offerta della scuola dell’infanzia è stata ampliata con 800 posti in più, prevalentemente nell’offerta comunale. Nei nidi l’incremento ha interessato soprattutto i posti nelle strutture con accesso a tariffe calmierate passando da 400 a 1.000 posti. In questo modo il sistema integrato dei nidi è stato pienamente utilizzato e la lista d’attesa è passata da 800 a circa 450 domande.

La realizzazione di nuovi nidi e scuole dell'infanzia è già inserita nel piano delle opere pubbliche. In particolare:

  • nidi: 1 nel quartiere Savena, 1 nel quartiere Borgo Panigale-Reno, 1 nel quartiere Porto-Saragozza, 1 nel quartiere Navile per un totale di circa 350 posti aggiuntivi per aumentare l’offerta.
  • scuole d’infanzia: interessati i quartieri Navile, Porto-Saragozza, Borgo Panigale-Reno, San-Donato-San Vitale, Savena. Il piano è mirato alla riqualificazione di scuole esistenti e  all’ampliamento dell’offerta in alcuni territori.
Amplimaneto offerta nidi e scuole

Qualifichiamo la nostra scuola 0/6: patti di collaborazione nei nidi e nelle scuole

Durante il mandato sono state realizzate azioni innovative per la partecipazione delle famiglie alla vita dei servizi educativi e scolastici. Dall’anno 2015/2016 si è dato avvio al progetto “Qualifichiamo insieme la nostra scuola 0/6”, grazie al quale i Comitati di gestione di nidi, scuole dell’infanzia e centri per bambini e famiglie hanno potuto presentare progetti di qualificazione per la propria struttura. I progetti venivano poi finanziati dall’Amministrazione attraverso la sottoscrizione di un Patto di collaborazione in linea con quanto previsto per gli interventi di cittadinanza attiva per la cura e la gestione dei beni comuni. È stato creato un albo di soggetti qualificati cui i Comitati di gestione potevano rivolgersi per la realizzazione delle attività in co progettazione.

A dicembre 2018 è stato inaugurato il nuovo Centro Polifunzionale,  in via Libia 53, un nuovo luogo d’incontro, pensato per i bambini da 0 a 6 anni e per le loro famiglie.

Lo spazio offre attività di educazione e svago per i bimbi e servizi di supporto per i loro genitori attraverso figure professionali competenti (psicologi, psicomotricisti, educatori, pedagogisti).

L’obiettivo del Centro Polifunzionale è quello di costruire un ambiente amichevole e stimolante, attraverso l’incontro fra esperti di vari ambiti e le famiglie del territorio.

Trame educative per nuove comunità

Nel 2018 è partito il nuovo progetto rivolto ai bambini della fascia 0-6 anni e ai loro genitori, residenti nel territorio metropolitano bolognese.

L'iniziativa nasce dalla collaborazione fra diversi soggetti pubblici e privati operanti nel settore dell’educazione nella città di Bologna e nell’area metropolitana, per rispondere alle esigenze in continuo cambiamento della comunità del territorio.

Partendo dall’ascolto dei bisogni delle famiglie, Trame Educative crea un sistema integrato di servizi che hanno l’obiettivo di:

  • ascoltare e orientare le famiglie rispetto al panorama dei servizi educativi e alle opportunità di sostegno economico e di conciliazione fra attività di cura e lavoro;
  • potenziare le attività dei servizi educativi esistenti partendo dall’ascolto dei bisogni delle famiglie;
  • attivare nuovi percorsi educativi e azioni di sostegno alla genitorialità.

Trame Educative è un progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile.

Inclusione bambine e bambini disabili

In un decennio, dal 2011 al 2021, si è assistito al raddoppio dei bambini e ragazzi seguiti in tutte le scuole di ogni ordine e grado: si è passati da 900 a 1.720 con un conseguente raddoppio di risorse investite. Si è investito sulla qualità degli interventi e sulla prevenzione grazie, rispettivamente, al modello dell’educatore di istituto e a un progetto che previene l’insorgere di disturbi e disarmonie dello sviluppo già a partire dalla prima infanzia.

Negli ultimi due anni di mandato, per i ragazzi disabili nella fascia tra 14 e 18 anni, sono stati sviluppati interventi educativi durante il periodo estivo che fino a quel momento erano inesistenti. Un’azione sviluppata anche accogliendo la richiesta delle famiglie per venire incontro ai bisogni dei ragazzi coinvolti e dei genitori.

scuola inclusione
scuole lavori

Nuova scuola dell'infanzia Degli Esposti

Nel novembre 2017 ha aperto la nuova scuola d'infanzia comunale  a tre sezioni "Degli Esposti" all'interno dei Giardini Margherita: con un investimento di 2 milioni di euro, il Comune di Bologna ha recuperato un edificio in viale Dante Drusiani, realizzato negli anni ‘80 per ospitare un centro giovanile, in disuso dal 2000.

Il recupero funzionale al nuovo uso scolastico ha visto tra i vari interventi l'adeguamento sismico, la totale riqualificazione energetica, la realizzazione di coperture piane con struttura in legno e un tetto-verde per la mitigazione ambientale. Il seminterrato, separato dall'attività scolastica, ospita spogliatoi a servizio delle attività sportive che tradizionalmente si svolgono nel parco.

La nuova struttura offre l'opportunità per ogni sezione di avere uno spazio atelier collegato, uno spazio attrezzato per la nanna per i bambini più piccoli e un ampio salone per l'attività motoria e psicomotoria.

facciata nuova scuola Degli Esposti

Edilizia scolastica

L’investimento complessivo nell’arco del mandato sull’edilizia scolastica ammonta a circa 45 milioni di euro. Sono stati realizzati nuovi edifici ed eseguiti lavori di miglioramento energetico, consolidamento statico e rispetto della normativa, con interventi realizzati anche tramite il servizio global service manutenzione.

Ad agosto 2020 sono stati eseguiti lavori straordinari nelle scuole primarie e in quelle secondarie di primo grado per il rientro in  aula in sicurezza rispetto alle norme sul distanziamento legate al coronavirus. I lavori hanno interessato 27 plessi per un importo complessivo di un milione di euro, finanziati dal Piano Operativo Nazionale “Per la scuola” del Ministero dell’Istruzione.

Dal 2016 ad oggi sono stati individuati circa 60 edifici sprovvisti del Certificato Prevenzione Incendi, per i quali sono stati previsti interventi di adeguamento. Nel caso di 16 edifici non adeguabili, il Comune ne ha previsto il superamento, prevedendo la costruzione di nuovi edifici, in sostituzione di quelli esistenti, lungo un arco temporale di medio termine. A partire dal 2018 sono iniziati i primi lavori.

Sono inoltre stati eseguiti un monitoraggio e una verifica sismica straordinaria. Sulla base di tale ricognizione è stato verificato che occorreva predisporre degli interventi di adeguamento sismico per 61 edifici e di miglioramento sismico su 37 fabbricati. Si è avviata anche la programmazione per prevedere la sostituzione di 16 scuole non più adeguabili con la costruzione di nuove strutture educative.

A partire dal 2017 sono stati programmati interventi di consolidamento puntuale, inseriti nella programmazione dell’Ente. Fino ad ora sono stati realizzati 15 interventi. Per quanto riguarda la dismissione e la sostituzione tramite la costruzione di nuove scuole, sono stati approvati 5 interventi:

  • scuola dell'infanzia statale in via Abba, Quartiere Savena, in fase di progettazione. Importo 2,7 milioni di euro.
  • scuola dell'infanzia statale Tempesta, quartiere San Donato-San Vitale, lavori avviati. In sostituzione della scuola dell'infanzia statale Villetta Mattei. Importo 3,9 milioni di euro.
  • scuola dell’infanzia al giardino Pozzati, Quartiere Borgo Panigale-Reno, gara per la costruzione attualmente in corso. Importo 2,9 milioni di euro.
  • nuova scuola primaria e secondaria di primo grado Carracci, Quartiere Porto-Saragozza, che verranno costruite dove sorgevano le ex scuole Carracci. Gara per la costruzione in corso. Importo 7 milioni di euro.
  • Completamento della costruzione della scuola secondaria di primo grado Rita Levi Montalcini, in sostituzione delle vecchie scuole. Importo 3,5 milioni di euro.

Per quanto riguarda il miglioramento sismico, l’intervento più importante è quello realizzato presso la scuola secondaria di primo grado Lavinia Fontana di via d’Azeglio, un edificio storico dichiarato d'interesse culturale dal MIC. I lavori, iniziati a luglio 2020 e terminati a luglio 2021, hanno avuto come obiettivo il miglioramento sismico dell’edificio e, oltre a riparare danni e vulnerabilità strutturali, sono stati progettati in modo da migliorare la risposta sismica globale attesa. In contemporanea si è proceduto al rinnovo completo di più di 1.200 metri quadrati di tetto, allo sgombero e al rinforzo strutturale degli ambienti interrati e al restauro delle facciate est (su via Paglietta) e nord (verso il centro città).

Multicultura e integrazione

A Bologna un terzo dei nuovi nati è figlio di almeno un genitore straniero. Questa trasformazione multiculturale ha richiesto un intervento capillare, strutturato e permanente a sostegno del sistema formativo integrato 0-18 che accoglie le nuove generazioni di minori con storia familiare di migrazione, in particolare attraverso il consolidamento, la qualificazione e l’ampliamento dell’offerta.

Insegnamento della lingua italiana

Rivolto alle scuole primarie e secondarie: a partire dall’anno scolastico 2017/2018 il servizio è stato esteso alle scuole secondarie di secondo grado. Nel periodo 2017-2020 l’insegnamento della lingua italiana ha raggiunto 750 utenti, per un totale di 6.000 ore annuali nell’anno scolastico 2020-2021 a fronte delle 4.500 ore annuali del triennio precedente.

Nel 2020, in seguito alla chiusura delle scuole per la pandemia, il servizio è stato riconvertito a distanza introducendo metodologie didattiche che hanno innovato la proposta e che hanno potenziato e aumentato la capacità del servizio di raggiungere gli allievi stranieri con fragilità linguistiche, soprattutto quelli di recente ingresso, anche attraverso la produzione di materiali didattici inclusivi e digitali specifici per ciascun livello di apprendimento e tipologia di scuola.

Riprogettato anche il servizio d'insegnamento della lingua italiana agli stranieri adulti, attraverso la realizzazione di corsi sia presso la sede del Centro RiESCo sia online. A partire dal 2017 il Centro ha inoltre avviato, in collaborazione con i servizi 0-6, corsi di lingua italiana destinati alle sole madri, raggiungendo 120 donne con fragilità linguistica e scarse possibilità di contatto con il territorio.

Nel 2020 è stata riprogettata anche l'offerta estiva, realizzata in maniera diffusa sul territorio grazie ai Servizi educativi territoriali dei Quartieri. Questo ha permesso di raggiungere 100 destinatari a fronte dei 70 coinvolti dalla scuola estiva in sede unica.

integrazione scolastica e multicultura

Mediazione linguistica e culturale

Servizio rivolto sia alle famiglie non italofone di minori iscritti ai servizi 0-6 sia alle famiglie e agli allievi iscritti alle scuole dai sei ai 18 anni. Questo servizio, pensato come servizio su richiesta, ha raggiunto 1.100 destinatari totali che comprendono sia i destinatari di interventi di mediazione con singoli minori e famiglie sia i gruppi classe coinvolti nei laboratori in cui le mediatrici utilizzano la lingua madre come strumento di riconoscimento e valorizzazione del patrimonio linguistico dei minori figli di migranti.

Promozione dell’educazione interculturale

Interventi realizzati grazie a specifiche progettazioni in stretta collaborazione con enti del territorio, in particolare con Città Metropolitana, Regione Emilia-Romagna e con soggetti del terzo settore. Fra questi la realizzazione di sperimentazioni sul plurilinguismo, laboratori di educazione alla complessità e di contrasto al pregiudizio negli istituti Superiori, scuole estive interculturali finanziate ogni anno dalla Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Questo filone di interventi comprende anche le attività formative sui temi interculturali destinati al personale educativo e scolastico del sistema formativo integrato, inserite nel Piano Formativo Annuale dell’Area Educazione.

adolescenti

Dispersione scolastica

Per prevenire il fenomeno sono state messe in campo specifiche azioni innovative e di sistema:

  • Protocollo con tutti gli Istituti Comprensivi della città sul piano più strettamente connesso al contrasto della dispersione scolastica, che definisce le modalità di raccordo tra scuole e rete degli operatori dei Servizi Educativi Territoriali (SET) nonché gli strumenti per segnalare in via preventiva situazioni di dispersione/evasione scolastica, ma anche difficoltà di relazione in classe, difficoltà/assenza di rapporti con la famiglia, condizioni di negligenza familiare, maltrattamento.
  • Ogni anno il SET gestisce circa 300 segnalazioni dalle scuole, complessivamente i ragazzi su cui interviene il servizio educativo territoriale sono circa 2.000, con interventi che riguardano:
    • Orientamento scolastico (100);
    • Dispersione scolastica (200);
    • Evasione scolastica (150);
    • Disagio scolastico (350);
    • problemi di apprendimento (300);
    • Disagio familiare (300);
    • gestione del tempo libero (150);
    • Problemi comportamentali (150);
    • altre categorie residuali attinenti a sospetto maltrattamento/abuso, insegnamento della lingua italiana, bullismo/cyberbullismo, devianza, uso di sostanze, incuria.
  • Servizio di aggancio scolastico, intervento specialistico integrato che fornisce un tutoraggio qualificato a minori a rischio di dispersione o in evasione scolastica, garantito anche questo in modalità a distanza, che ha permesso la tenuta di tanti ragazzi “scomparsi” dal radar delle scuole e attivo tutt’ora per intercettare tempestivamente le situazioni di fragilità. Ogni anno sono coinvolti 70 ragazzi.

Progetto adolescenza

A partire dal “Piano regionale pluriennale per l’adolescenza”, il Comune di Bologna ha approvato nel 2019 il “Piano adolescenza”.

L’elaborazione del Piano ha preso avvio da un'indagine conoscitiva sulla condizione giovanile e degli stili di vita degli adolescenti a Bologna. L’indagine realizzata da Nomisma "Adolescenza a Bologna. Cosa dicono le ragazze e i ragazzi”, ha coinvolto 21.453 ragazzi e 5.676 famiglie. A partire dall’indagine sono stati organizzati diversi momenti di approfondimento e riflessione su quanto è emerso dai dati, soprattutto quelli che evidenziano alcuni profili di rischio, con il coinvolgimento di educatori, insegnanti e altri operatori dei servizi.

In parallelo, sempre sul piano conoscitivo è stato realizzato un monitoraggio dei servizi, progetti ed esperienze sull’adolescenza (fascia di età 11-18) del territorio comunale, confluito in una mappatura pubblicata online e a disposizione dei cittadini, oltre a un percorso di valutazione dei servizi, progetti ed esperienze realizzati e sperimentazione di azioni di messa in rete degli attori su queste tematiche presenti sul territorio.

In questi anni si è rafforzato il coordinamento delle azioni tra i diversi attori, istituzionali e non, che in città si occupano di adolescenti, in particolare per quanto riguarda il monitoraggio dei comportamenti a rischio. Tra questi il fenomeno dei ragazzi cosiddetti “ritirati”, su cui è stato avviato un percorso per stimolare una riflessione multidisciplinare sulle buone prassi in merito alle procedure di rilevazione, segnalazione e attivazione di risorse della rete dei servizi ed Enti che, a diverso titolo, si occupano di minori in questa condizione di vulnerabilità.

Per quanto riguarda i servizi offerti e più in generale gli interventi e le opportunità territoriali, nel mandato importante è stato l'investimento per rafforzare la rete degli educatori impiegati in questo ambito – nella relazione con le scuole e nel lavoro di comunità – attraverso 16 assunzioni di nuovi educatori e per consolidare la rete dei servizi socio educativi, centri di aggregazione, educativa di strada e Centri Anni Verdi. Il personale impiegato nei servizi educativi sui territori (socioeducativi, centri d'aggregazione, educativa di strada, CAV e Officina Adolescenti) è di 84 unità.

Piano di Azione Metropolitano per l’Orientamento

Promosso da Regione e Città Metropolitana, è stato introdotto dal 2019 per favorire il processo di scelta ai percorsi formativi più idonei per i ragazzi e realizzato in stretta connessione con i servizi educativi comunali. Dall’avvio del progetto nel 2019 sono stati coinvolti 400 ragazzi.

Formazione tecnica e scientifica

Uno dei riconosciuti punti di forza del territorio bolognese è quello della presenza di un settore manifatturiero diffuso, qualificato sui temi della innovazione, competitivo sui mercati esteri. A partire da questa consapevolezza e da questo punto di forza territoriale il Comune di Bologna ha continuato a investire per promuovere e sostenere la formazione tecnica e scientifica, in stretto rapporto con il mondo della formazione e delle imprese, per favorire azioni di orientamento alla scelta di percorsi formativi coerenti, valorizzare il ruolo imprescindibile nella società moderna di conoscenze tecnico scientifiche, accompagnare i giovani diplomati nei percorsi post diploma sia in ambito formativo che in ambito professionale.

La normativa sui Percorsi per le competenze trasversali ha consentito di realizzare una cabina di regia per il coordinamento delle proposte che il Comune ha formulato verso il mondo della scuola.

Percorsi per le competenze trasversali

Attivazione di un tavolo per il censimento, il coordinamento e il monitoraggio delle proposte avanzate dai diversi settori comunali.

Protocollo d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per favorire sinergie con l'amministrazione scolastica e offrire agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado opportunità di crescita formativa, mettendo a loro disposizione esperienze e conoscenze proprie della realtà amministrativa comunale e per contribuire alla migliore qualificazione degli studenti stessi. Il servizio è stato attivato nel 2015 e ha interessato 2.000 soggetti.

 

Servizio Orientamento e lavoro

Attività di orientamento e accompagnamento per i giovani diplomati a filiera industriale mettendo in relazione le loro qualifiche professionali con il mondo delle imprese oppure affiancandoli nella scelta del proseguimento formativo. Il servizio sostiene i neodiplomati nella predisposizione del curriculum, dà consulenza sulle proposte contrattuali in essere, prepara per i colloqui, individua ulteriori percorsi di qualificazione.

PON Cultura tecnica, collaborazione scuola impresa e P.A.

Ha coinvolto associazioni, imprese e terzo settore in stretta collaborazione con i Quartieri. L’azione specifica ha visto la regia del Comune di Bologna per il finanziamento di 17 proposte a durata biennale avanzate dal terzo settore con epicentro aree del territorio cittadino e metropolitano a elevato rischio economico sociale (aree bersaglio). Obiettivo: favorire esperienze di innovazione civica con l’ingaggio di giovani e adolescenti per la creazione di servizi di prossimità innovativi.

Festival della Cultura tecnica

Sviluppato in collaborazione con la Città metropolitana, ha assunto una valenza regionale nell'ultima edizione svolta. Nato nel 2014 con l’obiettivo di orientamento e valorizzazione dei percorsi formativi tecnico-scientifici giunto alla settima edizione passando da un arco temporale di una settimana a due mesi di appuntamenti
Il calendario 2020 ha visto oltre 500 appuntamenti che hanno coinvolto alcune migliaia di partecipanti. Hanno contribuito a redigere l'offerta per il periodo ottobre-dicembre scuole, enti territoriali, aziende, imprese, istituzioni culturali.

informagiovani

Politiche per i giovani

Durante il mandato è stato ampliata la rete di sportelli di consulenza per i giovani, attraverso consulenze individuali di professionisti ed esperti, su appuntamento in presenza e online, a cura di associazioni e ordini professionali:

  • Autoimprenditorialità (ACLI Bologna);
  • Commercialista (Ordine dei Commercialisti);
  • Consulenti del Lavoro (Ordine dei Consulenti del Lavoro);
  • Finestra sul mondo (Associazione Scambi Europei);
  • PsyinBo, ascolto psicologico (Associazione Dedalus APS);
  • Young Creative Toolkit (Associazione Emiliodoc APS).

Questo filone di intervento si inserisce nel programma più generale dell’ufficio giovani e del modello di intervento che nei due mandati  del sindaco Virginio Merola si è consolidato e rafforzato. Il modello si caratterizza come un sistema di azioni coordinate da operatori interni e professionisti collaboratori esterni che, in qualità di tutor, affiancano giovani accolti in tirocinio post-laurea, curriculare, PCTO, Servizio Civile Universale. Un laboratorio permanente che accoglie per offrire esperienze di alternanza studio-lavoro ai giovani che desiderano sperimentarsi nel produrre servizi e informazioni nelle redazioni web e video del portale Flashgiovani, redazioni “dai giovani per i giovani”, secondo la metodologia learning by doing e l’approccio peer to peer. Il target sono i giovani del territorio metropolitano, gli studenti universitari fuori sede, gli stranieri che non conoscono Bologna, raggiunti con i linguaggi multimediali del web, dei social media, del video.

DAS – Dispositivo Arti Sperimentali

Spazio in via del Porto 11/2 che è stato riqualificato e restituito ai giovani della città attraverso la co-gestione di una rete di associazioni giovanili, l’Associazione DAS Aps.

L’Associazione nasce da un call e da un successivo percorso di coprogettazione che ha coinvolto 11 associazioni giovanili, selezionate nel 2018 nell’ambito del progetto dell’Ufficio Giovani del Comune di Bologna MACbo - Multitasking Atelier Creativo Bologna, finanziato dall’Avviso ANCI Giovani RiGenerAzioni Creative per la rigenerazione degli spazi urbani.

DAS è un luogo di sperimentazione, ricerca e produzione artistica, progettato e strutturato per raccogliere l’eterogeneità del panorama artistico contemporaneo e abbattere i confini tra le discipline. Le parole chiave che lo abitano e definiscono sono attraversabilità, prossimità e coproduzione. Lo spazio è composto di: una loggia (ristoro), un open-space, una sala multimediale, un co-working e un labelier (attrezzata per lavoro artigianale e artistico).

DAS

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