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Mandato 2016-2021

Rendiconto di fine mandato

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Temi

Mobilità

Il mandato è stato caratterizzato da una nuova visione di mobilità grazie all’ampio e approfondito lavoro fatto per la redazione e approvazione dell’innovativo Piano Urbano della Mobilità Sostenibile metropolitano e del nuovo Piano Generale del Traffico Urbano di Bologna. I piani propongono un approccio originale e fortemente integrato tra politiche urbanistiche e scelte territoriali, potenziamento dei servizi, infrastrutture di mobilità, politiche tariffarie, promozione della mobilità dolce, politiche di incentivazione e disincentivazione dei comportamenti di mobilità e nuovi servizi smart mobility, che mirano a obiettivi ambiziosi: il target del PUMS è arrivare al 2030 ad una riduzione del 40% delle emissioni di gas serra.

Primo riscontro di questa nuova visione è stato l'aumento delle infrastrutture ciclabili, la cui rete in questo periodo è passata da circa 169 km a circa 200 km (con un aumento di quasi 31 km) ed è attualmente finanziato per il 2021 un ulteriore incremento fino a circa 26 km per un totale di rete che a progetti ultimati ammonterà a 226 km e un totale di finanziamenti pari a 9 milioni di euro circa.

Rimanendo sulle opere infrastrutturali, sono stati altrettanto importanti anche gli investimenti per la pedonalità (quasi 12 milioni di euro), quelli sulla sicurezza stradale (5 milioni di euro) e quelli sull'abbattimento delle barriere architettoniche (più di 5 milioni di euro solo negli ultimi due anni), oltre a quelli sulla manutenzione dei ponti e delle opere d'arte con un importo di più di 18 milioni di euro e della rete stradale esistente con più di 37 milioni di euro investiti.

A questi numeri si aggiungono i grossi finanziamenti ricevuti per la realizzazione di grandi opere per il trasporto pubblico, quali la prima linea tranviaria che ha ricevuto un finanziamento ministeriale pari a 509 milioni di euro, o il progetto P.I.M.BO, con un finanziamento statale di circa 236 milioni di euro.

Non solo opere, ma anche incentivi, distribuiti alla cittadinanza per la promozione della mobilità sostenibile, per un totale di quasi 14 milioni di euro, suddivisi in agevolazioni per l'acquisto di bici elettriche, il progetto Bike to Work, i buoni taxi e i buoni mobilità per la ZTL Ambientale, oltre che le varie agevolazioni per l'utilizzo del TPL.

INTERVENTI FINANZIATI :

  • TRAM - Linea Rossa 509 MLN €
  • Opere SFM Prati di Caprara 4,2 MLN €
  • Canale acque piovane fiume Reno 2,8 MLN €
  • Controllo elettronico accessi 1,2 MLN €
  • Sicurezza stradale 800 mila €
  • Ciclabile Saragozza-Porrettana 650 mila €
  • Interscambio bici-treno 400 mila €
  • Progetto Bike Station 275 mila €

Tram

La nuova rete tranviaria di Bologna è stata organizzata su quattro linee tra loro interconnesse. La prima che è stata progettata e che verrà realizzata è la Linea Rossa, grazie anche al contributo ministeriale ottenuto di circa 509 milioni di euro. Successivamente verranno messi in attuazione i rami delle altre linee. La Linea Rossa si svilupperà dal capolinea, posto all'estremità ovest di Borgo Panigale, lungo l'asse della via Emilia, servendo l'Ospedale Maggiore e transitando per il centro storico, per poi proseguire verso la Stazione centrale, la Bolognina e la Fiera. Qui la linea si biforcherà: un ramo arriverà al capolinea nei pressi del casello autostradale della Fiera e del parcheggio Michelino mentre l'altro ramo percorrerà viale della Repubblica e via San Donato proseguendo verso il Pilastro, per arrivare al capolinea in via Fanin in prossimità della facoltà di Agraria. A ovest del capolinea di Borgo Panigale verrà realizzato il deposito principale della linea, mentre un deposito secondario si troverà a est del Pilastro, in via Larga.

tram rendering

Attualmente è in fase di conclusione la Conferenza dei servizi. Successivamente si procederà entro 2021 con la gara per l’appalto integrato di progettazione esecutiva e realizzazione lavori, il cui inizio è previsto per la fine del 2022. È già presentata istanza al Ministero dei Trasporti per il finanziamento della seconda linea tranviaria che andrà a collegare il centro di Bologna con la zona nord della città, in direzione di Corticella e di Castel Maggiore.

Piano della Pedonalità Emergenziale

Nasce in seguito al dibattito che a Bologna, come in tutte le città d’Europa, si è sviluppato mentre si stava esaurendo il periodo più acuto dell’emergenza sanitaria. La Fondazione per l’Innovazione Urbana ha promosso un osservatorio dal titolo “R-innovare la città/ Osservatorio sull’emergenza coronavirus” e allo stesso tempo si sono attivati comitati e gruppi d’interesse che hanno avanzato all’amministrazione diverse proposte di intervento fra le quali alcune legate specificatamente alla pedonalità diffusa.

Il Piano si affianca alle pedonalizzazioni che erano già programmate per il 2020 e ai progetti partecipati come i Patti di Collaborazione e definisce quindi nuovi spazi per le relazioni sociali e individua due modalità come misura straordinaria per la tutela della pedonalità e della sicurezza: gli interventi a tutela delle attività commerciali - l’ampliamento straordinario dei dehors, che già stato messo in atto in questi mesi - e gli interventi a tutela della socialità, ovvero l’introduzione di nuove aree pedonali diffuse fuori dal centro storico.

Per questo secondo punto, il Piano individua le modalità operative per realizzare nuovi spazi dedicati all’accesso scolastico, al gioco (playground) e alla socialità mediante operazioni di riqualificazione urbana che verranno attuate con una prima fase di sperimentazione, rapida e leggera, una successiva di monitoraggio e confronto con le comunità e, infine, una di eventuale realizzazione definitiva, anche mediante opere progettate attraverso concorsi di architettura. Da questo Piano emerge un metodo e vengono definite le prime aree dove verrà sperimentato. In futuro il metodo potrebbe quindi essere esteso ad altre aree.

Piano pedonalità emergenziale

Piano della Mobilità Ciclabile Emergenziale

È finalizzato a innalzare fin da subito il grado di competitività della bicicletta rispetto all'utilizzo dell'auto privata ed evitare un arretramento rispetto agli obiettivi di diversione modale fissati dalla vigente pianificazione, oltre che per evitare una maggiore congestione della rete stradale urbana. Il Piano della Mobilità Ciclabile Emergenziale individua le strategie per una attivazione rapida degli interventi infrastrutturali a supporto della ciclabilità, anticipando in via emergenziale alcune delle azioni già previste dai vigenti strumenti di pianificazione (PUMS, PGTU e Biciplan). Su tali basi il Piano prevede di adeguare il canale stradale alle esigenze dell’utenza ciclistica, con impatti quasi nulli sull’assetto della sosta, utilizzando in prevalenza corsie ciclabili monodirezionali in carreggiata, promiscue o riservate, apertura di corsie preferenziali al transito delle biciclette, interventi di moderazione della velocità volti a creare percorsi promiscui veicolari e ciclabili in carreggiata con una segnaletica atta a evidenziare la presenza dei ciclisti.

Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) della Città metropolitana di Bologna, approvato nel mese di novembre 2019, ha previsto una rete portante del trasporto pubblico metropolitano basata sul Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) e su un nuovo sistema di trasporto rapido di massa di tipo tranviario per l'area urbana di Bologna, integrato con il trasporto pubblico su gomma

Piano cilabilita emergenziale

Progetto P.I.M.BO.

Il “Progetto Integrato della Mobilità BOlognese" è nato dando forma ad una serie di interventi finalizzati al completamento del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM) e alla filoviarizzazione delle linee portanti del trasporto pubblico urbano di Bologna che, in parallelo alla realizzazione della rete tranviaria, completeranno le previsioni strategiche del PUMS definite per soddisfare, in ambito urbano e metropolitano, una maggiore domanda di mobilità pubblica nell'ottica di una visione eco-sostenibile ed intermodale del trasporto passeggeri.

Il Progetto Definitivo delle opere è stato oggetto di una rimodulazione degli interventi e del relativo Quadro Economico, approvata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal CIPESS, che ha consentito di mantenere per intero il finanziamento statale di circa 236 milioni di euro. La revisione progettuale prevista consentirà l’espansione della rete portante del servizio urbano di trasporto pubblico a standard ZEV – zero emission vehicle.

P.I.M.BO, interventi previsti:

  • completamento della rete filoviaria urbana con nuove filovie sulle linee 25 e 19 ovest, interventi per l’attrezzaggio della linea 11 e della 20 ovest con sistemi di ricarica per e-bus e per filobus IMC, nonché la fornitura di circa 70 filobus IMC e di 20 e-bus.
  • fermate del Servizio ferroviario Metropolitano (SFM) con la realizzazione delle fermate Zanardi e Prati di Caprara, il completamento delle fermate Borgo Panigale-Scala e San Vitale - Rimesse e l’adeguamento delle fermate San Ruffillo e Fiera;
  • opere di accessibilità alle fermate SFM Zanardi, San Ruffillo, San Vitale-Rimesse e Borgo Panigale-Scala;
  • progetto riconoscibilità Stazioni SFM;
  • completamento dell’interramento della tratta urbana della linea ferroviaria SFM2 Bologna-Portomaggiore.
https://mandato-2016-2021.comune.bologna.it/wp-content/uploads/2021/06/MarconiExpress_ITA-2.mp4

People Mover

Il 31 ottobre 2018 si sono conclusi i lavori di realizzazione di questa infrastruttura che consentirà collegare l’aeroporto di Bologna alla Stazione Centrale e al centro storico della città con un viaggio di soli 7 minuti ed una fermata intermedia nei pressi della nuova sede universitaria di Ingegneria e del nuovo comparto urbanistico Bertalia-Lazzaretto. Il sistema è stato inaugurato ed entrato in esercizio il 18 novembre 2020.

Passante di Bologna

Nell'aprile 2016 il Ministero delle Infrastrutture, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Bologna, Città Metropolitana Bologna e Autostrade per l'Italia hanno sottoscritto un accordo per realizzare il progetto del Passante di Bologna. Il progetto prevede il potenziamento del nodo autostradale e tangenziale al fine di alleggerire il traffico veicolare che interessa le infrastrutture esistenti.

Il progetto prevede la realizzazione dell’ampliamento in sede del sistema autostradale e tangenziale di Bologna a partire dallo svincolo 3 del “ramo verde” della complanare fino allo svincolo 13 di Bologna S. Lazzaro tramite la realizzazione di tre corsie con emergenza per senso di marcia sull’A14, fatta eccezione per alcuni punti singolari (zona San Donnino), realizzazione di tre corsie più emergenza per senso di marcia sul tratto delle complanari che va dallo svincolo 3 allo svincolo 6 e dallo svincolo 8 allo svincolo 13 e a quattro corsie più emergenza sul tratto che collega lo svincolo 6 allo svincolo 8, fatta eccezione per alcuni punti singolari (zona San Donnino), realizzazione dei nuovo svincolo di Lazzaretto sulla tangenziale, con bretella di collegamento all’Asse Attrezzato.

Il progetto è stato sviluppato in maniera totalmente integrata con numerosi interventi di potenziamento e riqualifica della viabilità urbana, riqualifica urbanistico-architettonica delle aree in prossimità del sistema complanare, realizzazione di piste e percorsi ciclabili, mitigazione ambientale come realizzazione di nuove aree verdi e parchi urbani o realizzazione di nuove barriere fonoassorbenti e gallerie foniche, demolizione e ricostruzione ex novo di tutti i cavalcavia al sistema complanare.

Sono previsti interventi di completamento della rete viaria di adduzione a scala urbana/metropolitana, ed in particolare :

  • il tratto di Intermedia di Pianura nella tratta ovest da Calderara di Reno fino alla Autostrada A13, di collegamento tra i Comuni di Calderara di Reno e Castel Maggiore;
  • il Lotto III Lungosavena dalla rotatoria Sabadino degli Arienti fino a Via dell’Industria con sovrappasso su Via Mattei con un tracciato, di lunghezza di circa 2.160 metri. L’attraversamento di Via Mattei e della ferrovia Bologna-Portomaggiore sarà gestito con un viadotto in acciaio-calcestruzzo dello sviluppo complessivo di circa 368 metri.
  • la soluzione del Nodo di Funo con accessibilità a Interporto, Centergross e miglioramento dell’innesto dello svincolo autostradale sulla A13.

  • il nuovo Ponte sul Reno collocato a sud della linea ferroviaria A.V. in prossimità dell'attraversamento del fiume Reno, e permetterà di realizzare un collegamento tra Via del Triumvirato e Via del Chiù dotato anche di pista ciclabile, che consentirà la connessione tra i quartieri Santa Viola e Birra.
Nodo di Rastignano

Nodo di Rastignano

Nel 2019 si è aperto al traffico veicolare il primo tratto del cosiddetto “Nodo di Rastignano”, asse stradale di collegamento tra via Toscana, area dell’ex Dazio, e la rotatoria Principessa Mafalda di Savoia, facente parte degli interventi di mitigazione dell’impatto socio-ambientale per la realizzazione della linea ferroviaria Alta Velocità Bologna-Firenze, con RFI Stazione Appaltante di un investimento complessivo di circa 11,4 milioni di euro.

Attualmente è in fase di progettazione da parte della Città Metropolitana il secondo lotto, che andrà a completare la nuova direttrice di scorrimento nel quadrante Sud-Ovest della viabilità dell’hinterland bolognese, mettendo in diretto e veloce collegamento la vallata del Savena con la rete principale urbana di Bologna e con il sistema tangenziale–autostrada.

Oltre alle opere già realizzate di forte impatto sulla viabilità cittadina, come i sottopassi di via Commenda, di via del Vivaio, la nuova Roveretolo e la realizzazione del collegamento tra via Bovi Campeggi e via Carracci, è inoltre previsto il completamento da parte di RFI delle altre opere accessorie connesse all’Alta Velocità, come la nuova Rotonda Altura-Bellaria e la nuova passerella ciclopedonale sul Savena.

Bologna ciclabile

Dal 2018 Bologna ha il proprio Biciplan, un programma articolato di azioni sia materiali che immateriali destinate a rendere più agevole e sicura la presenza dei ciclisti in città. Il Biciplan propone un approccio innovativo per quanto riguarda gli spazi urbani da destinare alle persone che si muovono utilizzando la bicicletta, e punta a rendere la città nel suo complesso più sicura e più idonea all’uso di questo mezzo di trasporto.

Oltre a una nuova rete portante costituita da 12 ciclovie principali (10 radiali e 2 ad anello) il resto della città sarà percorribile in sicurezza grazie a una rete secondaria di itinerari di supporto e una diffusa presenza di zone a traffico moderato. Per favorire l’utilizzo della bicicletta in città si è investito in spazi e attrezzature idonee per la sosta sicura in depositi chiusi, in attività per la promozione della ciclabilità e in un nuovo servizio di bike sharing. In città hanno fatto dunque la loro comparsa le Mobike.

Nel mandato sono stati investiti 9 milioni di euro in piste ciclabili.

Sicurezza stradale

Il Piano per la Sicurezza Stradale Urbana (PSSU) adottato nel 2018 e aggiornato a luglio 2020, definisce obiettivi e azioni per ridurre il numero di morti e feriti per incidente stradale.

Nell'ultimo biennio sono stati realizzati numerosi interventi finalizzati al miglioramento della sicurezza stradale, con particolare attenzione riservata ai cosiddetti “punti neri”, i luoghi identificati a maggior tasso di incidentalità. l progetti hanno avuto come obiettivo il miglioramento della sicurezza e la tutela dell'utenza debole, pedonale e ciclistica. La tipologia degli interventi spazia dal miglioramento della segnaletica orizzontale e verticale, all'adeguamento e realizzazione di nuovi impianti semaforici o di pubblica illuminazione, alla risoluzione dei conflitti in corrispondenza delle intersezioni attraverso l’inserimento di nuove rotatorie e nuovi attraversamenti pedonali; all'eliminazione di barriere architettoniche, alla riconnessione di tratti ciclabili, all’ottimizzazione della viabilità stradale attraverso modifiche della circolazione e a opere infrastrutturali.

Città accessibile

Diversi sono stati gli interventi realizzati in risposta alla domanda di maggiore sicurezza pedonale e qualità degli spazi urbani, migliorando l’accesso, la percorribilità e la fruizione degli spazi pubblici alle persone più vulnerabili. Solo nel biennio 2020-2021 nell’ambito del vasto programma di investimenti sullo spazio pubblico di complessivi 15,5 milioni di euro, circa 5,2 milioni hanno riguardato lavori per l'abbattimento delle barriere architettoniche.

Nel luglio 2020 la Giunta ha approvato Il Piano delle Azioni per l’Accessibilità (PAA) con l’obiettivo di garantire il migliore livello di accessibilità allo spazio pubblico, attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche, non solo per le persone con disabilità motoria, sensoriale, cognitiva, ma per tutti i fruitori dello spazio pubblico.

Il Piano prevede interventi di manutenzione ordinaria, interventi di manutenzione straordinaria e programmi/progetti di riqualificazione di strade, piazze, marciapiedi, implementazione dei sistemi tecnologici per la mobilità, interventi per il miglioramento della sicurezza stradale, sviluppo della rete ciclabile e dei percorsi ciclo pedonali.

Per migliorare la fruibilità pedonale e ciclabile in aree particolarmente sensibili poste in prossimità della “T”, si è pensato di sostituire i fittoni mobili posti a protezione degli accessi veicolari con telecamere, più efficaci in termini di controllo.

È stata così avviata la sostituzione dei primi dissuasori mobili con telecamere di controllo degli accessi in Piazza S. Stefano, via de’ Falegnami, via delle Moline e Corte Galluzzi.

Nuovi semafori intelligenti

Sono stati realizzati nuovi sistemi ITS (Sistemi di Trasporto Intelligenti) per attuare politiche di riduzione dell’impatto ambientale e della riduzione dei tempi di spostamento dei cittadini con miglioramento del sistema semaforico, miglioramento del monitoraggio e intervento in modo selettivo di alcuni impianti per garantire una migliore circolazione.

Sono in corso di attuazione interventi di centralizzazione di ulteriori 30 impianti semaforici attualmente in funzionamento locale, connessione di ulteriori sensori induttivi a impianti già centralizzati, ampliamento della rete di stazioni di misura veicolari con telecamere a immagine termica, equipaggiamento di impianti semaforici con dispositivi di ausilio per non vedenti (dispositivi acustici e pavimentazione tattile) e lanterne “countdown” per visualizzare il tempo residuo della fase di giallo pedonale e/o ciclabile.

La piattaforma di controllo e regolazione semaforica del Comune di Bologna è tra i più complessi ed evoluti sistemi esistenti a livello mondiale e rappresenta uno degli strumenti più efficaci per l’analisi, pianificazione, controllo e gestione della mobilità pubblica e privata. Con un investimento di 960.000 euro è stata predisposta la sostituzione dei regolatori semaforici i cui sistemi di programmazione risultano attualmente obsoleti e privi di possibilità di aggiornamento o manutenzione e la sostituzione delle unità locali.

Manutenzione strade e ponti

A fine 2019 è stato sottoscritto un Accordo Quadro dell’importo stimato nel quadriennio di euro 67 milioni di euro che ha consentito l’accorpamento in un unico strumento di tutte le attività legate alla manutenzione ordinaria, straordinaria e per la riqualificazione del patrimonio stradale, in grado di ottimizzare tempi e procedure.

Rispetto al vecchio contratto di global strade, è stato previsto oltre all'implementazione dei servizi a canone, come la manutenzione degli elementi di arredo urbano, monitoraggi delle opere d’arte, l’attivazione della concessione per la gestione del cosiddetto “servizio incidenti”.

Nel mandato sono stati finanziati interventi di ristrutturazione su tutti e 3 i ponti sul Reno, il ponte stradale “Pontelungo” sul fiume Reno di via Emilia Ponente, il ponte stradale “Bacchelli” sul fiume Reno di viale Togliatti, il ponte stradale sul Reno di viale Sandro Pertini. Anche il ponte di via Libia è attualmente oggetto di un importante intervento di manutenzione straordinaria.

Altri interventi sono stati finanziati per ristrutturare le passerelle pedonali, su viale Palmiro Togliatti, sul torrente Savena al Parco dei Cedri, 2 sulla rotonda Romagnoli e 3 sul Canale Reno in prossimità della Certosa.

Logo ZTL ambientale

Ztl ambientale e buoni mobilità

A gennaio 2020 nasce la Ztl ambientale che ha previsto la revoca dei contrassegni alle auto Euro 0, con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’aria e dell’ambiente a cominciare dal cuore della città. La misura è incrementale e prevede all’inizio di ogni nuovo anno la revoca dei contrassegni di classe superiore a quelli revocati precedentemente (per il 2020 Euro 0, per il 2021 Euro 1, ecc..). A compensazione di questa misura, tutti i residenti nel centro storico a cui verrà progressivamente revocato il contrassegno di accesso alla Ztl e che si impegnano a non chiedere un nuovo contrassegno, avranno diritto al bonus mobilità sostenibile per l’acquisto di servizi di mobilità alternativa all’auto privata. Il bonus, di durata annuale, si può richiedere per due anni al massimo per ciascuna tipologia di classe Euro del veicolo posseduto. Il bonus sarà erogato da Tper attraverso dei voucher attivabili a scelta dell’utente su trasporto pubblico, car sharing o bike sharing. Il rilascio dei voucher sarà finanziato grazie ai proventi della sosta residenziale a pagamento dalla seconda auto in poi per chi abita in centro e dalla terza auto in poi per chi risiede in periferia.

Incentivi e agevolazioni

Anticipando le misure che nell’ultimo anno sono state prese in carico dalla Regione Emilia-Romagna, a Bologna già dal 2016 i bambini e i ragazzi che frequentano le scuole d'infanzia (ultimi due anni), le scuole primarie e le scuole secondarie di primo grado, hanno l’abbonamento al bus gratuito, in media si tratta di 30 mila abbonamenti all'anno.

I provvedimenti di mobilità sostenibile hanno introdotto incentivi all’uso del mezzo pubblico anche per le famiglie con due figli o più tra i 14 e i 19 anni: il secondo figlio pagherà l’abbonamento del bus al 50% mentre dal terzo in poi è gratis.

Un’operazione da 300.000 euro l’anno che porta a un milione e 225.000 euro l’impegno annuo del Comune di Bologna per consentire a bambini e ragazzi di andare in bus gratis.

Mobility management

In seguito all’emergenza sanitaria il Comune di Bologna ha inteso da subito incentivare fortemente la mobilità sostenibile con il coinvolgendo le più di 50 aziende o Enti che hanno nominato un Mobility Manager e raggiungendo così più di 60.000 dipendenti. Grande supporto in fase emergenziale è arrivato anche dal Tavolo SmartBO, nato a fine 2019 in tempi non sospetti su iniziativa del Comune di Bologna per la gestione del Lavoro Agile e costituito da organizzazioni di vario tipo sparse sul territorio metropolitano.

Nel corso dell’ultimo mandato amministrativo sono state rinnovate le convenzioni con Tper e Trenitalia volte ad agevolare il costo degli abbonamenti annuali al trasporto pubblico dei dipendenti di aziende ed Enti con accordi in vigore.

È aumentato lo sconto garantito da Tper, ora pari al 15%, a fronte dello stesso contributo aziendale e sono stati pubblicati due bandi per un Piano di agevolazione al mezzo pubblico a favore delle aziende con accordi di mobility con il Comune di Bologna per un valore di 200.000 euro. 

Il mandato per temi

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Manutenzione

Durante il mandato sono stati realizzati diversi interventi di cura del patrimonio storico ed edilizio e sono stati avviati, e in alcuni casi portati a termine, a progetti di rigenerazione di aree e spazi in disuso che sono stati restituiti alla città. Oltre ai beni storici e monumentali simbolo della città, come il Nettuno, le Due Torri e Palazzo d’Accursio, sono stati oggetto di investimenti le scuole, gli impianti sportivi, i playground a libero accesso e l’illuminazione pubblica.

Grazie al PON Metro 2014-2020 sono stati finanziati progetti di: contrasto del disagio abitativo (Battiferro, ex Lazzaretto e via Pallavicini); recupero ed efficientamento energetico (ex centro pasti di via Populonia, Treno della Barca, Villa Serena); riqualificazione energetica degli edifici scolastici e interventi di adeguamento funzionale di spazi e aule per l’emergenza sanitaria da Covid-19; interventi su spazi pubblici dedicati alla cultura

(Biblioteca Tassinari Clò di Villa Spada).

Inoltre con i fondi del Piano Periferie è stato possibile riqualificare il rione Pilastro. Infine, a supporto delle politiche abitative è stato portato avanti un piano di riqualificazione del patrimonio Acer e il programma “1000 case per Bologna”, con lo scopo ampliare l'offerta di edilizia residenziale pubblica e sociale.

La fontana del Nettuno

L’intervento di restauro della scultura e la revisione dell’impianto idraulico della fontana del Nettuno è stato realizzato dall’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro (ISCR), organo tecnico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. La pulitura di tutti gli elementi in bronzo e delle lastre di pietra del basamento è stata eseguita rimuovendo gli strati di calcare e i prodotti residui, riportando alla luce i colori originali delle lastre e dei bronzi.

Ulteriori sopralluoghi hanno reso necessario un prolungamento del cantiere di ulteriori nove mesi, rispetto alle previsioni iniziali, per consolidare l’ancoraggio del Nettuno alla struttura portante.
I lavori sono iniziati nel 2016 e si sono conclusi nel dicembre del 2017. Nonostante la presenza del ponteggio, cittadini, turisti e appassionati hanno potuto continuare a godere della bellezza del monumento attraverso le visite guidate che sono state condotte all’interno della gabbia per osservare da vicino i lavori in divenire.

Le Due Torri

Le torri Garisenda e Asinelli sono monitorate sin dal 1972, anno in cui inizia la collaborazione continuativa tra il Comune e facoltà d’Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali (DICAM) dell’Università di Bologna per realizzare rilevazioni volte a controllare lo stato di salute delle torri.

Nel 2016 l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha svolto un’indagine sull’impatto delle vibrazioni causate dal traffico dei veicoli, dimostrando la scarsa interferenza del passaggio dei mezzi pubblici.

Successivi studi hanno però riscontrato lo stato di alterazione del basamento di selenite della torre Garisenda e nel 2019 è stato istituito un Comitato scientifico per la conservazione della torre di cui fanno parte, oltre al Comune, la Soprintendenza, l’Università di Bologna e altri soggetti specializzati. Nel 2020 partono i lavori per il consolidamento della base della torre sotto forma di cantiere studio, in quanto durante tutti gli step delle lavorazioni previste, vengono effettuate continue analisi di laboratorio e raccolte di dati per monitorare e capire i cambiamenti del comportamento della torre durante il consolidamento.

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Cantiere torre Garisenda

Palazzo d'Accursio

Palazzo d’Accursio è stato oggetto di alcuni lavori di restauro importanti, tra cui un progetto finanziato tramite fondi POR FESR per la riqualificazione degli spazi al piano terra con un nuovo collegamento tra i locali dedicati alla Fondazione Innovazione Urbana e la biblioteca Salaborsa.

Sono inoltre stati ristrutturati gli spazi al secondo piano di Salaborsa, che ospitano la nuova Sala della Musica, la sala Collamarini e altri locali posti al piano terra dove in precedenza erano collocati degli uffici. Nel 2019 sono iniziati i lavori di restauro della Torre dell’Orologio, terminati nel 2020, che hanno reso accessibile al pubblico il nucleo più antico di Palazzo d'Accursio attraverso un percorso che conduce alla sommità della torre stessa, con la possibilità di affacciarsi dal primo terrazzo su Piazza Maggiore.

È stato poi avviato un grande lavoro di consolidamento dei coperti del palazzo, intervenendo sul coperto del lato che affaccia verso la fontana del Nettuno, consolidando anche gli elementi in arenaria, infine nel 2020 è stato approvato un ulteriore progetto per il consolidamento dei coperto sul lato di via Venezian, prevedendo anche la riqualificazione delle facciate.

Pilastro

In occasione del cinquantesimo anniversario del rione, viene avviato il progetto “Pilastro 2016” teso a riqualificare l’area grazie al finanziamento del "Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree degradate"

Gli interventi interessano diversi ambiti e sono:

  • riqualificazione di piazza Lipparini;
  • riqualificazione della Casa Gialla, dove è stato inaugurato a giugno 2021 un nuovo polo culturale di quartiere;
  • riqualificazione della biblioteca Luigi Spina;
  • realizzazione della nuova caserma dei Carabinieri;
  • orti urbani di via Salgari;
  • casa e podere di via Fantoni, che ospiterà una fattoria didattica integrata con attività di accoglienza turistico-ricettiva;
  • fermata SFM Roveri;
  • realizzazione di un corridoio ciclo-pedonale ortivo in via delle Biscie;
  • realizzazione e completamento di un insieme di piste ciclabili per agevolare le connessioni;
  • riqualificazione dell’ex parcheggio Giuriolo che ospiterà l’Archivio film della Cineteca di Bologna.

Tutti gli interventi sono stati avviati, il progetto complessivo si concluderà entro il 2022.

Salus Space

Salus Space

Il progetto di rigenerazione urbana dell’ex area di Villa Salus, coordinato dal Comune di Bologna e finanziato con 5 milioni di euro dal programma europeo UIA (Azioni Urbane Innovative), è il risultato della coprogettazione di 16 partner (dipartimenti universitari, associazioni no profit e cooperative sociali, centri di ricerca ed enti di formazione).

I lavori sono iniziati nel 2017 e, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, a gennaio 2021 è stata inaugurata la nuova struttura, nel rispetto dei tempi previsti.

L’intervento ha portato alla creazione di un nuovo spazio sperimentale. Salus Space è infatti un centro di ospitalità, lavoro, welfare interculturale, ma anche un luogo di benessere collettivo aperto alla città. Il cantiere ha comportato la demolizione del fabbricato principale, il recupero dell'edificio secondario (“ex camera iperbarica”), destinato a centro studi, sala conferenze e spazi per il coworking e la realizzazione di due nuove costruzioni che ospiteranno residenze, laboratori artistici e artigianali, un ristorante multietnico. Le aree esterne sono state recuperate e accolgono spazi di verde pubblico e per l'agricoltura di tipo didattico, ricreativo e produttivo, percorsi pedonali e ciclabili.

Il progetto è stato sviluppato rispettando i criteri di inserimento ambientale e paesaggistico, bioarchitettura, certificazione e origine controllata dei materiali impiegati e attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili (pannelli solari, climatizzazione naturale, recupero e riutilizzo dell’acqua piovana) e la riduzione dei consumi energetici.

Il mandato per temi

Agenda digitale

Ambiente

Bilancio

Casa

Cultura

Diritti e partecipazione

Economia e Lavoro

Manutenzione

Mobilità

Scuola

Sicurezza

Sport

Turismo

Urbanistica

Welfare

Sport

L'Amministrazione comunale da sempre adotta politiche di salvaguardia dell’associazionismo sportivo riconoscendone la fondamentale importanza nel tessuto cittadino e nel mantenimento dello stato di salute dei cittadini attraverso la pratica sportiva.

La pandemia ha messo in difficoltà tutto il mondo sportivo, con il rischio concreto di un forte abbandono dell’attività. In questo scenario la priorità dell'Amministrazione è stata sostenere la pratica motoria e sportiva e quindi indirettamente sostenere associazioni e società sportive.

Fondo Comini, basket in carrozina
campi da tennis all'aperto
Paladozza

Riqualificazione impianti sportivi

Durante il mandato sono stati investiti oltre 10 milioni di euro per la riqualificazione degli impianti sportivi pubblici. Si tratta di interventi che hanno visto il rifacimento dei campi sportivi, degli spogliatoi, degli impianti e l'acquisto di attrezzature e arredi:

  • Centro Sportivo Biavati: 2,5 milioni di euro
  • Centro ricreativo Il Fossolo: 1,7 milioni di euro
  • Piscine (7 impianti) : 5,8 milioni di euro

Investiti inoltre 500 mila euro per la riqualificazione di playground cittadini e impianti sportivi all'aperto. I campi già riqualificati sono:

  • Centro sportivo Pertini (basket)
  • Giardini Margherita (basket e pallavolo)
  • Giardino Fava (basket)
  • Fondo Comini via del Battiferro (basket)
  • Lunetta Gamberini (pallavolo , basket e tennis)
  • Piazza dell'Unità (basket)

Di prossima riqualificazione:

  • Via Spartaco (basket)
  • Parco Europa, via Genova (basket)
  • Parco Mitilini, Moneta e Stefanini al Pilastro (basket)
  • Giardino Decorato al Valore Civile (basket)

Lavori di restyling anche per il PalaDozza. Il Palazzo dello Sport di Bologna ha un nuovo parquet, realizzato per ospitare partite di basket, eventi sportivi, culturali e manifestazioni. Il nuovo parquet permette il montaggio di qualsiasi tipo di palco.

Grazie a un investimento di 3,8 milioni di euro il centro sportivo Arcoveggio si allargherà con una nuova palestra dedicata alla pallavolo e alla ginnastica ritmica e un impianto sportivo al coperto per l’atletica leggera.

Restyling stadio Dall'Ara

Il Comune di Bologna ha scelto la via della partnership pubblico/ privato per la riqualificazione dello stadio Renato Dall'Ara, bene comunale in concessione al Bologna F.C. Una scelta fortemente voluta dal sindaco e percorsa da molti club europei, che evita la costruzione di nuove strutture fuori dalla città e non prevede consumo di suolo.

La giunta ha dichiarato l'interesse pubblico a fine ottobre 2020 sulla base della proposta del Bologna F.C. Il progetto ha un piano economico finanziario del valore di 100 milioni di euro che prevede la concessione del diritto di superficie dello stadio per 40 anni al Bologna F.C. e un intervento economico dell'Amministrazione comunale di 40 milioni di euro come contributo agli investimenti. La capienza dello stadio sarà di 30.325 posti, con l'avvicinamento delle tribune al campo di gioco e la completa copertura degli spalti mantenendo e valorizzando le parti storico-monumentali, in particolare le arcate di mattoni attraverso l'eliminazione delle strutture realizzate in occasione dei Mondiali ’90, oltre a nuove opere e parcheggi nella zona dell’Antistadio.

Il progetto prevede uno stadio che viva tutta la settimana, e non solo nelle giornate della partita, e sia un luogo destinato alla città con un museo, attività di ristorazione e commerciali, spazi destinati allo sport, a eventi culturali destinati alla comunità, con particolare riferimento allo spazio attorno alla Torre di Maratona.

Nella delibera che dichiara l'interesse pubblico si cita l'impegno della società proponente di impostare un percorso condiviso per mantenere nell'ambito del quartiere le attività sportive che arricchiscono l'offerta del territorio a partire da quelle che sono già presenti attualmente nello stadio.

La ristrutturazione complessiva del Dall'Ara restituirà quindi alla città uno Stadio moderno, completamente rinnovato dal punto di vista strutturale, tecnologico e dei servizi offerti, ma al contempo valorizzato nel suo valore monumentale, capace di contribuire, non solo al sistema sportivo, ma anche all'offerta culturale e per il tempo libero per la comunità, visto l'arricchimento degli usi previsti.

stadio

Sostegno alle realtà sportive

L’Amministrazione ha messo in campo politiche che hanno permesso il mantenimento del tessuto sportivo cittadino che vanta circa 1.000 realtà sportive che svolgono attività sul territorio. Gli interventi principali hanno riguardato l’azzeramento delle quote di contribuzione per l’uso degli impianti dal 17 febbraio al 31 dicembre 2020. La riscossione delle quote di contribuzione della precedente stagione sportiva 2019/2020 sono state richieste dopo il 31 marzo 2021.

Per gli impianti in gestione senza rilevanza economica, nel periodo dello stato di emergenza, l’Amministrazione corrisponderà ai concessionari il 100% dei corrispettivi definiti contrattualmente, riservandosi una definizione puntuale dell’intervento adottato allo scadere del momento emergenziale.

L’Amministrazione ha disposto inoltre la possibilità di sospensione o rateizzazione del pagamento degli affitti per l’utilizzo degli impianti sportivi a rilevanza economica, in aderenza alle norme nazionali, fino a tutto il 2020.

Inoltre, per gli impianti sportivi in concessione, ha stabilito la possibilità di proroga della durata dei contratti di gestione per 2 anni.

palestra
Playground Giardini Margherita

Commissione Sport

L’amministrazione comunale ha coordinato la commissione Sport del Tavolo metropolitano per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il Tavolo è stato un punto di riferimento per le realtà del territorio che hanno gradualmente riaperto le attività, coniugando la prosecuzione delle attività lavorative, con la garanzia di condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro.

La commissione ha lavorato per approvare protocolli e linee guida per la riapertura degli impianti all’aperto, delle palestre e delle piscine e infine delle palestre scolastiche (compatibilmente con la normativa nazionale). È stata e resta un luogo di confronto a livello metropolitano per la gestione in sicurezza degli impianti sportivi.

Contributi frequenza attività sportive 

L’Amministrazione ha aderito alla politica promossa dalla Regione Emilia-Romagna “Interventi nel settore sportivo”, che ha stanziato voucher per le famiglie per consentire la prosecuzione dell'attività motoria e sportiva di bambini e ragazzi, contribuendo indirettamente anche al sostegno delle associazioni sportive.

L’amministrazione ha inoltre distribuito all’inizio del 2021 risorse finanziarie in forma di contributi alle associazioni e società sportive del territorio bolognese per un ammontare complessivo di 500.000 euro. I contributi sono stati assegnati in ragione delle spese sostenute dal mondo sportivo per l’acquisto di materiali e servizi per contrastare la pandemia, con particolare riguardo alle società sportive e alle associazioni che hanno comunque continuato a svolgere attività.

parchi in movimento

Parchi in movimento

Progetto avviato nel 2010, nel 2020 dopo il lockdown ha avuto ancora più valore. L’edizione 2020 ha favorito il ritorno dei cittadini alla pratica dell’attività motoria nel contesto dei parchi urbani, in forma gratuita e nel pieno rispetto delle norme sanitarie e di sicurezza vigenti. L’efficace realizzazione del progetto non era affatto scontata e ha richiesto un grande impegno dell’amministrazione organizzatrice che un grande coraggio da parte di tutti i partner sportivi coinvolti.

Il mandato per temi

Agenda digitale

Ambiente

Bilancio

Casa

Cultura

Diritti e partecipazione

Economia e Lavoro

Manutenzione

Mobilità

Scuola

Sicurezza

Sport

Turismo

Urbanistica

Welfare

Economia e Lavoro

L’obiettivo principale del mandato è stato quello di rinsaldare il rapporto con le imprese, con il mondo produttivo e commerciale cittadino, attraverso una serie di politiche, tra le quali la digitalizzazione e la semplificazione. Sono state inoltre progettate e sviluppate ‘azioni anticicliche’ sia per quanto riguarda il lavoro, sia per quanto riguarda, più in generale, lo sviluppo economico. Infine si è investito sul sostegno all’attività di prossimità e alla riqualificazione dello spazio pubblico.

Produrre politiche pubbliche in grado di creare le condizioni per la crescita economica del territorio e per il miglioramento dell’occupazione, sia in termini quantitativi che di qualità del lavoro, è stata la chiave di questi cinque anni. Questo approccio, con l’arrivo della pandemia, si è rivelato opportuno e ha prodotto importanti risultati, anzitutto ponendo le basi per un lavoro che non può che essere considerato in costante sviluppo.

Palazzo Bonaccorso, Comune di Bologna

Digitalizzazione e semplificazione

Durante il mandato si sono poste le basi per il raggiungimento dell’obiettivo di rinsaldare il rapporto tra cittadinanza, imprese e istituzioni pubbliche, tramite un investimento in digitalizzazione e semplificazione.

Lo Sportello Imprese tratta oltre 700 tipologie di interventi per le attività delle imprese. Buona parte di questi sono soggetti al regime amministrativo della SCIA o comunicazione di inizio attività da parte dell’interessato. Per i restanti, ancora soggetti ad autorizzazione, si è lavorato alla riduzione dei tempi procedimentali (-15%) e degli oneri amministrativi a carico delle imprese. A questo proposito il comune ha aderito alla piattaforma regionale Accesso Unitario, che prevede modalità di sottoscrizione delle pratiche da inviare al SUAP e modulistica unica in tutti i Comuni della Regione: oggi più di 500 diverse tipologie di interventi sono disponibili all’interno del portale Accesso Unitario.

Bologna è stata una delle prime città dove gli operatori della comunicazione hanno riconfigurato le antenne con tecnologia 5G. Il Comune ha adottato un nuovo regolamento per operare un corretto bilanciamento fra l’esigenza di sviluppo e quella della minimizzazione dei possibili rischi derivanti dall’inquinamento elettromagnetico, secondo il principio di precauzione, assicurando la partecipazione di comitati, associazioni e Quartieri.

Politiche anticicliche

Cantiere Tecnopolo
  • Study in Action, progetto realizzato in partnership con Confindustria. Un primo esempio è costituito dal progetto, realizzato insieme con Confindustria Emilia Area Centro, di sviluppo e diffusione di una piattaforma digitale di “retraining”, finalizzata alla formazione continua e all'aggiornamento delle competenze dei lavoratori dell'area metropolitana bolognese. Tramite un co-investimento di Comune e Confindustria, valorizzando i punti di contatto tra le finalità istituzionali degli enti promotori, nonché l'esperienza di analisi dei fabbisogni delle imprese maturata da Confindustria, si prevede di poter erogare, per il tramite dell’accesso a questa piattaforma, una formazione specifica e rispondente ai fabbisogni espressi dal sistema produttivo del territorio, a 54.000 lavoratori dell’area metropolitana bolognese, nel corso del prossimo triennio.
  • Classroom 3.0, progetto sviluppato insieme a Eon Reality, azienda californiana leader nello sviluppo della realtà virtuale e aumentata, Fondazione e Istituto Aldini-Valeriani e Fondazione Corazza. Lo scopo del progetto è creare il primo ecosistema digitale in Italia per costruire un ponte tra il sistema scolastico ed il mondo del lavoro. Il progetto fornirà agli studenti delle Aldini-Valeriani una piattaforma digitale innovativa che consentirà loro di interagire ed impegnarsi con l’argomento di studio, attraverso modalità basate sull’utilizzo della Realtà Aumentata e della Realtà Virtuale. La piattaforma non sostituisce l’esperienza fisica della didattica in aula o in laboratorio, ma rappresenta una nuova modalità di apprendimento, al fine di garantire un’interazione facile ed immediata su contenuti didattici esperienziali e gestualità naturali e intuitive che riproducono fedelmente quanto accade in un ambiente reale.
  • Abbassamento della tassa rifiuti per le utenze non domestiche e azzeramento dei canoni di occupazione di suolo pubblico per gli esercizi commerciali, per rispondere alla crisi provocata dalla pandemia. Il Comune ha modificato il Regolamento della Tari, con riduzioni nel 2020 dal 25% al 50% per le attività penalizzate dalla chiusura o dalla contrazione dell’attività durante l’emergenza sanitaria, grazie a un investimento di 10 milioni di euro.
  • Il Tecnopolo di Bologna, che sorgerà nell’area dell’ex-manifattura tabacchi di via Stalingrado, e ospiterà uno dei più importanti poli tecnologici d’Italia, nonché l’hub europeo dei big data e dell’intelligenza artificiale. Nel corso del 2019 è stato sottoscritto un accordo di programma con la Regione Emilia-Romagna, nel quale si è definito, tra l’altro, il passaggio in proprietà del Comune di Bologna di 3.000 metri quadrati che costituiranno il contenitore all’interno del quale porre in essere interventi per favorire lo sviluppo imprenditoriale e il consolidamento di nuove competenze, soprattutto nel campo della gestione e dell’analisi dei big data. Una prospettiva per la quale si è cominciato a lavorare in questi anni e che si concretizzerà a giugno del 2023.
Study in action
  • Risorse al sostegno delle imprese nell’aree industriali della città. Un esempio su tutti è rappresentato dal bando destinato alle imprese insediate nella zona Roveri, sviluppato dal 2018 in poi, grazie al quale si sono riusciti a muovere investimenti per circa 2 milioni di euro, realizzati nella Zona Roveri, in parte agevolati dal Comune, in parte realizzati dalle stesse imprese.
eon reality
  • Rinnovo del protocollo appalti, avvenuto nel 2019, condiviso con le organizzazioni sindacali e le associazioni di categoria, per individuare regole comuni e omogenee in materia di appalti con l'obiettivo di rendere più semplici e chiare le procedure di gara. Tali regole, oltre che dal Comune di Bologna e dalle sue Società controllate, dovranno diventare oggetto di applicazione da parte delle Istituzioni e delle Società pubbliche e partecipate aventi sede e operanti nel territorio della Città metropolitana. Il Comune di Bologna ha avviato anche la realizzazione di un database, costantemente aggiornato, in cui sarà possibile accedere a una mappatura degli appalti e delle concessioni in essere, a visualizzare l’intera ‘filiera’ delle procedure di gara.

Insieme per il Lavoro

Collaborazione interistituzionale nata nel maggio 2017 dalla stipula di un Protocollo d’Intesa promosso da Comune, Città Metropolitana, Arcidiocesi di Bologna e Fondazione San Petronio ONLUS, finalizzata a rendere autonome nella ricerca di lavoro un numero sempre maggiore di persone oggi in condizione di fragilità sociale ed economica.

Questi primi anni hanno consentito lo sviluppo di un network fatto di enti pubblici, associazioni di categoria, sindacati, terzo settore, aziende, agenzie per il lavoro ed enti di formazione, affermando “Insieme per il Lavoro” come uno strumento efficace per un dialogo tra domanda e offerta di lavoro, nonché un punto di riferimento per le tematiche legate alle politiche del lavoro per l’area metropolitana bolognese. Per questo motivo il Comune di Bologna nel 2020 ha deciso di destinare al progetto, in via straordinaria, un milione di euro, che concorrono al ‘fondo di comunità’, da un lato per sperimentare innovazioni nelle azioni già in corso per la ricollocazione delle persone espulse dal mercato del lavoro in diretta conseguenza dell’emergenza sanitaria, dall'altro lato per sviluppare nuove azioni per le persone ancora attive nel mondo del lavoro, con particolare attenzione alle persone più fragili, per garantire continuità lavorativa e dunque consentire il mantenimento del rapporto lavorativo in attesa della ripresa.

dehors

Il Regolamento Dehors garantisce la possibilità di definire e disciplinare tali aree. I Progetti d’area approvati sono stati in tutto nove: via Altabella, via Oberdan, via Zamboni, via Righi-via delle Moline, via S.Stefano, via del Pratello-P.zza S. Francesco, via S.Gervasio-via Belvedere, Quadrilatero, via D’Azeglio.

I singoli esercenti interessati dai Progetti si impegnano, a fronte di alcune deroghe concesse ai sensi dell'art. 20 del Regolamento, a sviluppare azioni finalizzate al mantenimento del decoro urbano, quali la pulizia dei muri dal vandalismo grafico, il controllo degli avventori, la rimozione di eventuali affissioni abusive dagli arredi urbani in prossimità del proprio esercizi e la pulizia integrativa della aree prospicienti la propria attività.

A seguito della prima ondata pandemica, anche alla luce delle richieste di Associazioni di Categoria e dei singoli esercenti, sono risultate di fondamentale importanza le deroghe al Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico, per sostenere il tessuto commerciale cittadino, consentendo la riapertura degli esercizi commerciali e garantendone la fruizione in sicurezza sia da parte dei cittadini che dei lavoratori. L’Amministrazione comunale ha consentito l’allargamento della superficie esterna degli esercizi, per l’accesso di quante più persone possibile a bar e ristoranti, nel rispetto del distanziamento interpersonale per finalità sanitarie, tanto dei clienti quanto dei passanti e tenendo conto delle esigenze dei residenti, dell’accessibilità di pedoni, biciclette e persone con disabilità.

Sostegno alle attività di prossimità e riqualificazione spazio pubblico

Le imprese commerciali e artigianali che animano la nostra città sono molto spesso realtà ‘di vicinato’, costituiscono un importante presidio territoriale, animano le vie e contribuiscono a dare forma allo ‘spazio pubblico’.

Progetti d’Area con i quali l’Amministrazione comunale ha co-progettato, insieme ad associazioni di categoria, quartieri e singoli esercenti, la riqualificazione e valorizzazione degli spazi pubblici, tutelando le aree urbane di particolare pregio e interesse storico, artistico e architettonico, incrementando le azioni di contrasto al degrado e favorendo lo sviluppo e la convivenza armonica delle attività commerciali, disegnando un assetto dello spazio pubblico che tenga conto anche delle necessità dei pubblici esercizi e dei residenti.

Mercato delle Erbe

Progetti di riqualificazione commerciale dei vari mercati rionali cittadini. Tra gli interventi più significativi quelli che hanno riguardato il mercato La Piazzola. Approvate nel 2016 le modifiche al Piano delle Aree e al numero dei posteggi per l'esercizio del commercio su aree pubbliche, si è proceduti a una riqualificazione del mercato, con la contestuale riduzione del numero dei posteggi e la ridefinizione dell’area di svolgimento. L’obiettivo, che può considerarsi raggiunto nel 2020, è stato garantire lo svolgimento delle attività di vendita in condizioni di piena sicurezza e di salvaguardare appieno la fruibilità dell’area circostante da parte della cittadinanza.

Riqualificati anche gli altri mercati cittadini, per renderli più fruibili da parte dei cittadini. Gli interventi hanno interessato i mercati “Albani”, “Cirenaica”, “Vittorio Veneto” e il Mercato delle Erbe di via Ugo Bassi.

Candidatura dei portici a patrimonio UNESCO dell'umanità

Nel 2019 è stato presentato il dossier di candidatura dei Portici di Bologna a Patrimonio Mondiale UNESCO. Il progetto ha raccolto il sostegno corale di tutta la città, concretizzato nella creazione di una Cabina di Regia che si fa carico dell’attuazione del Piano di gestione del sito candidato. Il Piano mira tra l’altro a stimolare la collaborazione tra coloro che vivono i portici e i diversi stakeholders al fine di riqualificare gli spazi pubblici, accrescere la produzione culturale e il senso civico, dare impulso ad attività che stimolino forme di partecipazione attiva dei cittadini, maggiore inclusività e fruibilità della città. Il dossier finale di candidatura è stato consegnato il 30 gennaio 2020 all’UNESCO e il riconoscimento è arrivato il 28 luglio 2021 durante la riunione 44 del World Heritage Committee.

Nel mandato sono stati avviati importanti progetti di restauro come quello del portico di San Luca, del portico dei Servi e del portico del Treno della Barca.

Per valorizzare la candidatura anche in un’ottica di vivibilità e valorizzazione dell’attività commerciale, è stato approvato il Regolamento per l'esercizio del commercio nelle aree urbane di particolare valore culturale che coincidono con il nucleo di antica formazione della città storica. L’intento è quello di fornire una particolare tutela a queste aree introducendo misure restrittive su attività commerciali di alcune tipologie reputate non compatibili con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, come le attività di somministrazione alimenti e bevande, i laboratori alimentari e il commercio al dettaglio alimentare, ma anche attività come i compro oro e i centri scommesse.

É stata prevista, inoltre, l’adozione di adeguate forme di sostegno e promozione delle attività economiche tradizionali, espressione delle tipicità locali.

Il Regolamento introduce lo strumento dei progetti speciali, per consentire l’apertura di nuove attività - anche su iniziativa dei privati - tramite progetti finalizzati alla rigenerazione del contesto urbano, in armonia con le diverse funzioni territoriali. Nei due anni trascorsi dall’adozione del Regolamento sono state portate avanti 12 diverse esperienze di progetto speciale, realizzate tramite un costante confronto con le Associazioni di Categoria e il coinvolgimento dei Quartieri di riferimento.

portici UNESCO
gioco azzardo patologico

Contrasto al gioco d'azzardo patologico

Nel corso del 2018 è stato approvato il Regolamento per la prevenzione e il contrasto delle patologie e delle problematiche legate al gioco d'azzardo lecito, imponendo precise regole quali distanze minime delle sale gioco da luoghi sensibili come le scuole, i luoghi di culto, le strutture assistenziali e le aree sportive. Questo lavoro sta portando ad importanti risultati: oltre 40 sale scommesse hanno chiuso o delocalizzato l’attività.

Il lavoro svolto non si è limitato soltanto al controllo sull’applicazione delle disposizioni: nel 2020 il Comune ha coinvolto oltre 100 classi di scuole secondarie di primo e secondo grado in interventi educativi e pedagogici mirati, che comprendono anche attività di informazione e formazione per docenti e genitori sui danni della ludopatia.

Il mandato per temi

Agenda digitale

Ambiente

Bilancio

Casa

Cultura

Diritti e partecipazione

Economia e Lavoro

Manutenzione

Mobilità

Scuola

Sicurezza

Sport

Turismo

Urbanistica

Welfare

Ambiente

Durante il mandato sono state realizzate diverse azioni per l’implementazione di politiche ambientali efficaci: dalla redazione del Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (PAESC), frutto dell’impegno che il Comune di Bologna ha assunto con l’adesione al “Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia”, al potenziamento della raccolta differenziata e alla cura del verde pubblico con l'obiettivo di aumentare le azioni di sostenibilità ambientale per Bologna.

È stata inoltre prestata particolare attenzione al miglioramento della resilienza del territorio attraverso interventi sui corsi d’acqua collinari e sul Navile, in collaborazione con il Consorzio della Bonifica Renana.

A giugno 2017 Bologna ha ospitato il G7 Ambiente. Per l'occasione le 10 città metropolitane italiane hanno sottoscritto la Carta di Bologna per l’Ambiente che identifica gli obiettivi da raggiungere nei prossimi anni, in linea con l’Agenda Onu 2030, in materia di tutela dell’ambiente e promozione dello sviluppo sostenibile.

Il 30 settembre 2019 il Consiglio comunale ha approvato la dichiarazione di emergenza climatica ed ecologica, riconoscendo l'urgenza della lotta al cambiamento climatico. In questo modo la città di Bologna si impegna a una transizione verso l'azzeramento del proprio impatto sul clima. Nel luglio 2021 il Consiglio comunale ha modificato lo Statuto del Comune inserendo l'emergenza climatica ed ecologica tra le tematiche di interesse comunale e promuovendo le assemblee cittadine sul clima.

Energia sostenibile e clima

Nel 2021 è stato completato il nuovo Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (PAESC), lo strumento che integra tutti i locali piani urbanistici, di mobilità e ambientali urbani per rendere la città più adattabile ai cambiamenti climatici e climaticamente sostenibile, con un azzeramento netto delle emissioni di carbonio che provocano il riscaldamento globale.

L’obiettivo del Piano è la definizione delle azioni necessarie (tecnologiche e infrastrutturali, dentro e fuori dalla città, culturali) per raggiungere la decarbonizzazione nel 2040 – traguardo che l’Unione europea pone oggi al 2050 – ma si prefigge anche un proposito di medio termine: un taglio del 40% delle emissioni entro il 2030. È parte integrante del Piano anche l’aggiornamento dell’inventario delle emissioni.

I protagonisti di questa transizione saranno il Comune, gli altri enti pubblici e gestori di pubblici servizi, il mondo produttivo e i singoli cittadini. Bologna dovrà diventare una città resiliente, solare e a basso consumo, attraverso interventi in tutti i settori (trasporti, patrimonio edilizio pubblico e privato, spazi aperti, infrastrutture verdi e blu).

Raccolta differenziata

Durante il mandato la raccolta differenziata in città ha superato il 50% attraverso l’uso di diverse azioni integrate che consentono la riduzione della produzione dei rifiuti, un loro riuso e riciclo e la capillare diffusione della raccolta differenziata, dei cassonetti a calotta e dei sistemi di conferimento intelligenti.


L’obiettivo è quello di ridurre gli abbandoni e migliorare le modalità di raccolta, che devono andare incontro alle esigenze dei cittadini.

Piano del verde

Nel Piano Urbanistico Generale, adottato e definitivamente approvato durante il mandato, è compreso anche il Piano del verde, che è lo strumento di programmazione per gli interventi di forestazione urbana, piantumazione e progettazione di nuove aree verdi.

Secondo il bilancio arboreo approvato a luglio 2021, si è passati dai 78.828 alberi registrati a maggio 2016 agli 85.270 del maggio 2021, con un incremento più ampio della crescita annuale dell’1,6% prevista dal Piano del Verde. Questo ricco patrimonio sale a circa 120.000 esemplari se si considerano anche quelli compresi all’interno di macchie forestali, boschi, parchi urbani, parchi collinari e aree lungo fiume.

L’aumento del patrimonio arboreo è un dato netto che comprende anche le sostituzioni degli alberi abbattuti per motivi fitosanitari. Il costante monitoraggio consente di raffinare al massimo la manutenzione con l'obiettivo sia di incrementare il patrimonio, sia di tutelare l’incolumità pubblica. Tutti gli esemplari abbattuti sono stati compensati da nuove piante messe a dimora.

Per quanto riguarda l’incremento della biodiversità, la scelta delle specie botaniche impiegate è stata fatta sia in funzione del valore estetico sia in relazione alla capacità degli alberi di catturare i principali inquinanti atmosferici (tra cui le polveri sottili) e CO2.

Il mandato per temi

Agenda digitale

Ambiente

Bilancio

Casa

Cultura

Diritti e partecipazione

Economia e Lavoro

Manutenzione

Mobilità

Scuola

Sicurezza

Sport

Turismo

Urbanistica

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